Tagliatelle fritte

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Questa ricetta trova una sua tradizione nella no­stra provincia e rientra tra i semplicissimi piatti dolci che in campagna venivano preparati per Carnevale. La sfoglia era quella semplice, per fare i piatti di tagliatelle, mentre bisognava provvede­re solamente all’aggiunta di zucchero e limone. Lo strutto per friggere non era un problema: ed ecco qui uno dei più semplici e gradevoli dolci di Carnevale di una volta. Ma il piatto è talmente fragrante che tutt’oggi è stato riscoperto e ripro­posto dalle pasticcerie più in voga.

Ingredienti:

400 gr. di farina “0”

4 uova

4 limoni (o arance) zucchero semolato q.b. strutto fresco per friggere

Preparate la sfoglia con uova e farina come per fare la pasta fatta a mano, tiratela con il matterello e grattugiate sopra la sfoglia la buccia di un limone (o due, se sono di piccole dimensioni). Tutta la superificie dovrà essere aspersa con la buccia grattugiata dei 4 limoni e successivamente dovrete aspergerla anche col succo di 2 limoni. Spolverate sulla sfoglia anche lo zucchero semolato, senza esagerare, ma facendo in modo che sia ben distribuito sull’intera superficie della sfoglia. Lasciate che la sfoglia si in­trida con i sapori. A questo punto arrotolate la sfo­glia e tagliatela proprio come si dovessero fare le tagliatelle, ovvero tagliandola trasversalmente allo spessore di 1 cm. o poco più. Non aprite le taglia­telle ma mantenetele ben arrotolate. Preparate in una padella lo strutto bollente ed in esso friggete le rondelle di tagliatelle, lasciandole dorare appe­na un poco. Appena fritte, le rondelle dovrete met­terle su carta assorbente per togliere loro lo strutto in eccesso. La frittura è la parte più importante del procedimento perché le tagliatelle, ancora arriccia­te su se stesse, devono risultare appena dorate e croccanti e non bruciacchiate. Alcune ricette pro­pongono di unire alla farina e all’uovo, per fare la sfoglia, anche un poco di zucchero: in particolare un cucchiaio raso di zucchero ogni uovo di sfoglia.

Tratto da “La cucina contadina modenese” di Sandro Bellei – Edizioni CDL

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