Antichi palazzi – Corte Tusini – San Prospero

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Veduta aerea dal lato della via Viazza

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Corte Tusini – 1822

San Prospero sulla Secchia.

I fratelli Pietro, don Domenico, don France­sco e Alberto Tusini avviarono la costruzio­ne di questa bella corte nel 1822, come ricor­da una lapide collocata sull’ingresso princi­pale della villa. Al centro di un lungo viale, oggi in parte perduto, il complesso si caratte­rizza per l’ampia forma a U su cui affaccia il corpo quadrangolare della villa vera e pro­pria.

La corte s’organizza attorno ad uno spazio quadrato di circa 60 per 60 metri occupato in parte dai corpi dei servizi, dell’abitazione del fattore e della serra. La villa si colloca invece al limite estremo in posizione centrale e con una pianta, anch’essa quadrata e di dimen­sioni pari a un terzo del lato dalla corte stessa.

Questa organizzazione planimetrica permet­te di mantenere netta la distinzione tra gli spazi dell’azienda agricola e quelli della resi­denza padronale, rimarcata anche da due cancelli posti tra la villa e i corpi laterali. Al di là, un folto boschetto occupa un nuovo spazio delle stesse dimensioni della corte agricola.

Un sistema di pieni e di vuoti dunque di ecce­zionale rilievo uniti da un lungo viale d’ac­cesso che idealmente attraversa l’intera te­nuta per unire, anche tramite la loggia pas­sante interna alla villa e il portale della corte, le opposte vie Viazza e Canaletto.

L’organizzazione interna della villa si artico­la sulla riproposizione della loggia anche al piano superiore ma in posizione trasversale rispetto alla sottostante. Rilevante è la scala il cui effetto scenografico è ampliato dalla so­luzione dell’avvio defilato rispetto all’in­gresso.

Giovanni Benatti

Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese

A cura della Cassa di Risparmio di Mirandola

Anno 1989

La cappella al piano terreno

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