Riccardo Pellati – La Zinsala

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In na’ nott d’istâ,

quand a cioca la landa,

dop na’ giumada ad lavor,

bagnâ spolt ad sudor,

ad serch in dal lett ad punsâr.

Finalment!

e at pens a na’ bela durmida …

Un azzident!

a gh’è na’ zinsala arabida!

La bestia più bruta dal mond

la ziga, la vola, la pziga

e alora a taca la caza:

zavata a la man

at va a rap par al mur

e la zinsala la rid!

As romp la lumira,

a casca la sveglia,

a s’arbalta la scrana,

at ciap in di spigui,

a casca il mudandi!

… e lì l’è pronta a pzigar!

“Culex” l’as ciama in latin (adessa a capìs al parchè…)

Chi studia a fond la natura

al dis che solo la femna

l’è quèla agh fa la puntura.

I zinsalòn i en dimondi più bon:

come a succed in di om! …

Traduzione

LA ZANZARA:

In una notte d’estate, / quando scoppia la calura, / dopo una giornata di lavoro, / bagnato fradicio di sudore, / cerchi nel letto di riposare. / Finalmente! / e pensi a una bella dormita… / Un accidente! / c’è una zanzara terribile! / La bestia più brutta del mondo / ronza, vola e pizzica / e allora comincia la caccia: / ciabatta alla mano / vai su per il muro / e la zanzara ride ! / Si rompe il lume, / cade la sveglia, / si ribalta la seggiola, / prendi negli spigoli, / cadono le mutande! … / e lì è pronta a pizzicare! / “Culex” si chiama in latino / (adesso capisco il perchè …). / Chi studia a fondo la natura / dice che solo la femmina / è quella che fa la puntura. /I zanzaroni sono molto più buoni: / come succede negli uomini! …

Tratto da: Al Cafè di Sgnor – breve parentesi storica paesana e poesie in dialetto.

Autore: Riccardo Pellati

Anno 1993

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