Riccardo Pellati – I me’ pinsament

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I ME’ PINSAMENT

Al dulor:

Un curtel ruznent piantâ a fond in dla to’ carna viva par tgnìrat in ment che ad sia ’na creatura viva.

La vita:

Un scartos ad gioran da vivar chi da dsà

par purtar po’ indria la carta là da dlà.

L’amor:

Un sgrisulin ad co da la vita stricand la to’ bela bagaeta,

’na vampada un po’ lenta ad calor brasand, commos, la to’ bona vcéta.

La verità:

Sì, ad dir’l a g’ho dirit

al starev propria ben dit,

ma però bisgnarà taser

par an dar di dispiaser…

Cunvinsion:

La vita

l’é ’na ciopa ad pan

che la g’ha valor

se la Fed

la ga sta dentar

come alvador.

(1964)

Traduzione

LE MIE RIFLESSIONI

Il dolore:

Un coltello arrugginito

conficcato a fondo

nella tua carne viva

per ricordarti

che sei

una creatura viva

La vita:

Un cartoccio di giorni da vivere qui da questa parte

per riportare poi indietro la carta nell aldilà.

L’amore:

Un fremito nel corpo

stringendo la tua bella ragazzina,

una vampata un po’ lenta di calore

abbracciando, commosso, la tua buona « vecchietta ».

La verità:

Sì, di dirlo ho diritto

starebbe proprio ben detto,

ma però bisognerà tacere

per non dare dispiaceri…

Convinzione:

La vita

è una coppia di pane

che ha valore

se la Fede sta dentro come lievito.

Riccardo Pellati

Tratto da: San Felice sul Panaro – La sua storia il suo dialetto

Autori: Elena Zavatta – Mario Bozzoli – Riccardo Pellati

A cura della Banca Popolare di San Felice sul Panaro

Anno 1978

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