Nel Giorno della Memoria – Ubaldo Chiarotti – Due occhi lucidi…Una gentilezza infinita..

Commenti (2) Ubaldo Chiarotti racconta

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NEL GIORNO DELLA MEMORIA…….

Due occhi lucidi, una voce un pò timida che parlava un italiano perfetto e una gentilezza infinita, così un ragazzo ventenne nel 1986 si presentò al tavolo dove stavo pranzando in Istria, durante un viaggio per le ferie che per tanti anni ho trascorso nella ex Yugoslavia.

“Posso sedermi al vostro tavolo per parlare un po’ con voi perché anch’io che vivo qui sono italiano, ma qui non lo posso dire, sono figlio di italiani che non hanno voluto lasciare la nostra terra istriana, ma purtroppo siamo diventati stranieri sulla nostra terra………“ e dicendo ciò due lacrime gli rigarono il volto. Io e la mia famiglia rimanemmo colpiti da quell’immagine.

Di colpo le mie certezze svanirono!  “Ma…… allora non era vero che quegli italiani che erano rimasti di là dal confine triestino erano più fortunati di noi come spesso sentivo recitare nelle Feste de L’Unità, allora qualcosa non andava, ma perché anche l’informazione pubblica dei telegiornali, la libera carta stampata non evidenziava questo lato oscuro della realtà della ex provincia di Trieste, cioè l’Istria?

Tutti parlavano bene di Tito, il PCI che lo esaltava come un comunista dal volto buono, la DC che lo trattava coi guanti perché in fondo anche l’America voleva così, perché quel comunista così diverso da Stalin fungeva da barriera all’espansionismo sovietico verso il mare Adriatico. Nessuno parlava mai dei 350.000 ITALIANI che fuggirono per non rinnegare la loro origine italiana, abbandonando tutto, i paesi, le case gli amici.

Scavando negli anni da appassionato di storia poi sono venuto a conoscenza dell’orrenda fine che tanti PARTIGIANI COMUNISTI ITALIANI che avevano combattuto con TITO, alla fine ,per ringraziamento, furono infoibati perché non vollero in nessun modo rinnegare l’Italia…….

Sempre scavando nella storia sono venuto a sapere che quei 350.000 italiani al loro passaggio in treno alla stazione di Bologna sono stati ingiuriati come traditori da organizzazioni di sinistra…..  L’ANPI che per tanti anni ho stimato come organizzazione sana portatrice di giustizia e libertà, non l’ho mai sentita condannare i partigiani TITINI che in fondo si sono resi complici di questi misfatti verso gli stessi partigiani italiani……

E’ vero, c’era la guerra fredda, ma perché l’ISTRIA ha dovuto pagare un prezzo così alto ad essa?

PERDONATECI CARI ITALIANI ISTRIANI CHE AVETE SOFFERTO,  PERDONATECI PER I SILENZI DI TANTI TROPPI ANNI!

Pensiamoci  bene prima di progettare nuove barriere tra i paesi europei, questi  italiani rimasti in Istria ne verrebbero a soffrire nuovamente un prezzo altissimo.

Ubaldo Chiarotti

L’immagine, tratta da “Wikipedia”, mostra il piroscafo “Toscana” impiegato per il trasporto dei profughi dal porto di Pola da gennaio a marzo del 1947.

2 Responses to Nel Giorno della Memoria – Ubaldo Chiarotti – Due occhi lucidi…Una gentilezza infinita..

  1. Giorgio Morselli says:

    Perchè l’articolo fosse esaustivo e interessante, bisognerebbe dire, cio’ che hanno fatto gli italiani , verso gli slavi, durante l’occupazione , dopo la guerra iniziata dai nazifascisti, in compagnia di ungheresi e altri. Per giudicare o solo commentare quegli avvenimenti, bisognerebbe iniziare veramente dalla guerra di occupazione e nefandezze commesse dal fascismo e altri, non partire dalla fine. Io non giudico , ma metto in guardia dalle semplificazioni, che non aiutano a comprendere, per non trarre conclusioni, cosi da condannare una parte soltanto. Ieri sera su TV 2000 un lungo filmato di quegli avvenimenti , ha fatto conoscere tutta la vera storia. Inviterei il Chiarotti guardarlo , e cosi poter completare questo articolo in modo completo. Lo storico non giudica , fa conoscere la storia in modo completo. Appunto per evitare il ripetersi di ingiustizie che poi causano tragedie insanabili.

  2. Ubaldo Chiarotti says:

    Caro Giorgio Morselli, parliamo pure di occupazione italiana di terre slave (dove spesso la lingua più parlata era l’italiano), parliamo anche degli orrendi misfatti che il nazifascismo ha compiuto in quei luoghi, con il processo di italianizzazione forzata ma se anche una compagnia o un battaglione istigato e guidato dalla Brigata Nera può aver compiuto qualche misfatto in quelle terre, nulla giustifica ripeto nulla, il fatto di criminalizzare tutta la popolazione italiana di quei territori, nulla giustifica la ferocia di Tito nei confronti dei partigiani comunisti e non solo, italiani comunque antifascisti , che si erano uniti ad esso per aiutarlo a liberare le terre slave dal dominio nazifascista, ma che non erano disposti a sopportare l’espansionismo slavo in territorio italiano, come era accaduto con Trieste e tutta l’Istria (che non scordiamoci essere la NATURALE provincia di Trieste).
    Tito è stato il TRADITORE di tutte quelle forze antifasciste italiane che si erano unite a lui contro il nazifascismo; questo va detto a voce alta e non sottovoce per paura di farsi sentire. Quelle terre del Carso, di Gorizia, dell’Istria, di Trieste, le isole del Quarnaro, erano tutti TERRITORI ITALIANI, ma come ho già detto, in Italia questo argomento non si poteva affrontare per i motivi che ho citato nel testo sopra. Addirittura la popolazione di sinistra, compreso casa mia non ascoltava la radio italiana, ma solamente Radio Capodistria, controllata da Tito, così si coltivava il mito del comunista non allineato, migliore di Stalin, ma non si affrontava sicuramente il problema degli esuli istriani, causato dall’espansionismo slavo titino.
    Ho cominciato ad andare in ferie in Jugoslavia quando ancora campeggiavano in tutti gli esercizi pubblici i ritratti di Tito, e d ho continuato per 13 anni, ho trovato qualche zona dove si sentiva l’astio contro gli italiani, ma la stragrande maggioranza ben disposta verso di essi, ho captato il desiderio della popolazione istriana di andare spesso a Trieste che rimaneva per tutti il riferimento naturale. Ho visto Paesi Italiani morti così come erano stati abbandonati dai nostri compatrioti esuli. Ho viaggiato in territorio triestino ed ho toccato con mano quanto questa città è stata soffocata e derubata dei suoi territori verso la Slovenia e tutta l’Istria.
    Non sono uno storico Caro Giorgio, sono stato un militante VOLONTARIO di sinistra dal PCI al PD, per 50 anni della mia vita e sono rimasto profondamento deluso nel venire a conoscenza di come sono andate le cose durante l’esodo istriano-dalmata. Sono stato iscritto all’ANPI per almeno 25 anni, per RISPETTO ai partigiani italiani, ma dopo ciò che avevo visto in Jugoslavia, ho deciso di ritornare ad iscrivermi solamente se l’ANPI deciderà di condannare le vigliacche azioni titine verso i partigiani italiani, che a lui si erano uniti contro i nazifascisti durante la seconda guerra mondiale.
    Sono contento che l’Europa abbia aperto le porte anche alla Croazia, cosicchè aumenti l’integrazione italo-slava e non si assista più ai crimini di guerra avvenuti tra le nostre popolazioni durante la seconda guerra mondiale.

    Ubaldo Chiarotti

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