La Bici degli Antichi Mestieri di Giorgio Meschiari – La bici del fattore (Al fator)- Cap. XIII

Commenti (0) Le Bici degli Antichi Mestieri di Giorgio Meschiari

Giorgio Meschiari

Giorgio Meschiari

La bicicletta del fattore (al fator)

Di Maurizio Bonzagni

La bicicletta del Fattore (FILEminimizer)
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I proprietari di grandi latifondi degli anni ‘30 vivevano spesso in città e delegavano l’amministrazione del lavoro sulle proprie terre al fattore che sapeva come far fruttare la terra e godeva della loro totale fiducia e, pur dovendo rendere conto delle attività svolte, soprattutto dei guadagni, il fattore agiva di fatto a suo piacimento come se fosse il vero titolare del fondo. Non era ricco ma benestante e nella generale povertà era di solito una persona temuta e malvista dai contadini.

La bicicletta è una Bianchi del ’38, non una di quelle più eleganti ma da lavoro, più robusta, adatta a percorrere strade bianche, i lunghi caradon, perché una delle attività principali del fattore era quello di verificare che i lavori venissero svolti, controllando che i mezzadri e manovali “non battessero la fiacca”.

Il binocolo era perciò il suo principale strumento di lavoro, alloggiato sul manubrio e tenuto fermo da una robusta “manina”, il portaoggetti tanto in voga agli inizi del ‘900, pensato per trasportare comodamente il quotidiano, più snello ed elegante nelle bici di classe. Un binocolo per osservare anche non visto e un orologio per controllare i tempi di lavoro e decurtare dalle paghe quelli inoperosi.

Oltre a questo solo un cappello Borsalino e un bastone da passeggio, per ben distinguersi dal contadino.

La bici, come ogni Bianchi che si rispetti, ha il telaio numerato ed è marcata su ogni singolo elemento. Leve, pedali, mozzi, carter, persino il campanello, montato su richiesta, e la gemma posteriore a grano di riso, per dare un effetto madreperla. Solo il fanale è Radius, perché la Bianchi non fa fanali, e la sella una Brooks.

L’accostamento dei due colori grigio perla, chiaro e scuro, rendono la bicicletta molto più elegante, realizzata dalla Bianchi solo su espressa ordinazione.

Nella sua collezione Giorgio ha poi accoppiato la bici del fattore con un modello analogo della Bianchi da donna, in cui gli stessi due colori chiaro e scuro si invertono nel telaio. Immaginando il fattore e la sua consorte percorrere con eleganza, e un po’ di superbia, le vie principali del paese.

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