I Santi de “Al Barnardon” dal 9 al 15 Gennaio

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San Marcellino di Ancona

9 Gennaio

San Marcellino d’Ancona visse nel VI secolo. Vescovo della città la salvò da un incendio devastante. Quando le fiamme sfuggirono al controllo e tutto sembrò perduto, il vescovo Marcellino, impossibilitato a camminare a causa della gotta di cui soffriva, si fece portare in lettiga dinanzi alle fiamme con un libro di preghiere in mano. Il fuoco si fermò e le fiamme si ripiegarono su se stesse estinguendosi e la città fu salva. Le reliquie del santo riposano nella cattedrale di S. Ciriaco che sovrasta la città. Nel tesoro della cattedrale è conservato anche il frammento di un evangeliario del VI secolo che si dice essere parte dell’evangeliario che S. Marcellino aveva in mano quel giorno.

Santa Zoe

10 Gennaio

Che santa Zoe, martire del III secolo, sia veramente esistita è dubbio, nel caso questa sarebbe la sua storia. Essa era la moglie, affetta da mutismo, del funzionario imperiale che custodiva S. Sebastiano prima del martirio. Ascoltando i sermoni del santo si convertì gettandosi ai suoi piedi e facendogli capire a gesti che credeva, s. Sebastiano allora la miracolò dandole la voce. Zoe morì durante le persecuzioni di Diocleziano: venne appesa ad un albero per i capelli e venne acceso un fuoco sotto di lei che morì soffocata dal fumo. Nonostante il “presunto” martirio, è ricordata soprattutto per il miracolo di s. Sebastiano.

11 Gennaio

Sant’Onorata vergine di Pavia visse nel V secolo. Ebbe come fratello Epifanio, che divenne vescovo a Pavia, e tre sorelle, Speciosa, Luminosa e Liberata, tutti più grandi di lei. Epifanio fu felicissimo di consacrarla come suora verso il 470 e di affidarla alla sorella Luminosa già consacrata. Si chiuse nel silenzio del convento fino all’arrivo, nel 476,  del barbaro Odoacre che saccheggiò la città e prese prigionieri o in ostaggio molti cittadini, fra cui le due sorelle. Allora il vescovo Epifanio usò l’oro della chiesa per liberare le due sorelle e gli altri ostaggi. Onorata e Luminosa, che sarebbe morta di lì a poco, andarono nel convento di s. Vincenzo dedicandosi alla preghiera ed alle opere pie. Anni dopo la morte, le reliquie di Sant’Onorata vennero traslate ed in tale occasione fu artefice di molti miracoli.

3-Sant'Arcadio

12 Gennaio

Sant’Arcadio visse e morì, pare, nell’Africa proconsolare e subì la persecuzione di Diocleziano. Nel periodo peggiore per i cristiani si nasconde per non essere costretto a rinunciare alla propria fede. Viene preso al suo posto il fratello; allora esce dal nascondiglio e si presenta in tribunale. Qui rifiuta d’idolatrare gli dei romani così il giudice lo sottopone a supplizi sempre più duri. Visto che le torture non ottengono l’effetto desiderato, viene ordinato di smembrarlo pezzo per pezzo, ma fino a quando non gli viene mozzata la lingua continua a pregare ringraziando le parti del suo corpo che lo avevano servito in vita.

4-s. potito da ascoli

13 Gennaio

San Potito visse nella seconda metà del II secolo. Originario  della Sardegna, visse ad Ascoli Satriano in Puglia. Si convertì al cristianesimo giovanissimo e pare fosse il padre stesso a denunciarlo facendolo rinchiudere in carcere. La forza della fede del giovinetto però conquistò anche il padre che lo fece liberare ed insieme si rifugiarono in un’altra città poco lontano. Qui il giovane guarì dalla lebbra la moglie di un senatore che abbracciò con tutta la famiglia la fede cristiana. La voce si sparse e l’imperatore Antonino lo chiamò a Roma. Potito dietro richiesta dell’imperatore liberò dal demonio la figlia, ma le malelingue affermarono che era stata opera di magia nera. Per dimostrare il contrario, Antonino ordinò al giovane di sacrificare agli dei, cosa che Potito si rifiutò di fare confessando la propria fede. Venne sottoposto a tortura ed infine decapitato nel 160 a soli 13 anni. Diversi paesi in Romagna, Campania e Abruzzo s’intitolano a lui, ma solo Ascoli Satriano lo ha come patrono e ne  possiede la reliquia del braccio.

5-Santa Bianca

14 Gennaio

Santa Bianca, santa di fatto ma non di nome. Regina francese del XIII secolo madre di Luigi IX. Quando Luigi divenne re a 10 anni, Bianca di Castiglia prese la reggenza tenendo testa ai baroni che ne erano gelosi. Trasmise al figlio, rafforzandola, l’eredità morale e materiale degli avi. E anche quando a 20 anni Luigi iniziò a governare, essa continuò a consigliarlo. Grazie a lei Luigi riformò la monarchia francese rimodellandola sul Diritto Romano e ispirandola ai principi cristiani. Intensa fu l’educazione spirituale che seppe dargli plasmandogli un carattere umile, devoto e casto, e l’unico compagno che Luigi ebbe nella giovinezza fu un seguace di s. Francesco. Il lavoro di Bianca ebbe tanto successo che Luigi venne proclamato santo. Famosa e terribile fu la frase pronunciata dalla regina al figlio: ”Figlio, t’amo tanto, ma preferirei vederti morto piuttosto che macchiato dal peccato mortale.” Non sorprende quindi che nonostante non sia mai stata canonizzata sia comunque ricordata come santa.

6-s.Paolo eremita

15 Gennaio

San Paolo eremita, vissuto nel IV secolo, è ricordato e onorato come “primo eremita”. Sant’Antonio abate ebbe in sogno la rivelazione dell’esistenza di Paolo e, sebbene novantenne, volle andare a cercarlo per rendergli omaggio. Seguendo le indicazioni degli animali del deserto, sant’Antonio lo trovò in una caverna, ombreggiata da una palma e ai cui piedi sgorgava una limpida fonte. Un corvo provvedeva al cibo portandogli col becco ogni giorno una pagnotta. Paolo gli raccontò la propria vita. Era nato, ben 110 anni prima, in Egitto da genitori ricchi. Passata una giovinezza innocente e devota, rimase orfano ed ereditò un ricco patrimonio. Arrivò la persecuzione dell’imperatore Decio, e per evitare di essere preso, fuggì nel deserto per aspettare che il pericolo cessasse. Dio però lo ispirò diversamente, così rimase nella caverna per novant’anni sempre solo ed ignorato da tutti. Terminato il racconto, Paolo disse ad Antonio che sentiva la propria fine vicine e gli chiese in dono il mantello che questi aveva ricevuto da sant’Atanasio. Sant’Antonio corse a prenderlo, ma quando tornò Paolo aveva già reso l’anima. Lo avvolse allora nel mantello e lo seppellì in una fossa scavata da due leoni.

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