Venezia a modo mio
Fotografare Venezia è sempre una sfida, è la città più fotografata al mondo, forse anzi sicuramente, la più bella, unica e particolare città al mondo.
E’ una sfida perché ti devi confrontare con i grandissimi maestri che l’hanno immortalata nel corso dei tempi, e anche con i tanti turisti, sì perché ormai anche i turisti armati di reflex the Mirror Les, di compattina e soprattutto di cellulare, riescono comunque a fare cose egregie aiutati dall’immensa bellezza di questo luogo.
Io ho cercato,forse anche con presunzione, di fare qualche cosa che si adattasse un po’ al mio stile, ho lavorato con dei tempi lunghi ho lavorato con del mosso volontario tutto rigorosamente a mano libera in quanto girare per Venezia con il cavalletto è quasi come voler scalare l’Everest a mani nude ( almeno per me ).
Spero vi piacciano e che possano suscitare qualche emozione.
Sono foto forse particolari comunque sono foto diverse, certamente non uniche, c’è chi ha già usato questa tecnica e che ha fatto meglio di me e chi ha fatto peggio, spero di regalarvi qualche momento di relax, qualche momento che vi fa pensare una Venezia un po’ più particolare, un po’ più “Mossa” e cullata dal movimento della laguna.
Donatella
Donatella Bucci
Nata a Mirandola il 18 maggio 1954, emiliana doc, fashion designer da sempre. Diplomata ITS Grazia Deledda di Modena. Ha coltivato in questi anni la passione per i viaggi se possibile fuori dalle tradizionali rotte del turismo. Appassionata di fotografia ne ha fatto il suo hobby principale, ha creato il sito https://lospiritodelluogo.jimdofree.com/ per potere condividere con le persone che ama e che stima quello che sono le sue esperienze di viaggio, le sue emozioni e i suoi contatti con la gente e con la natura, a volte selvaggia a volte scontata, ma sempre stupefacente, a volte crudele ma mai incoerente, che si dona agli occhi del viaggiatore come un neonato si dona agli occhi della propria madre. Ha avuto foto selezionate da National Geoghaphic e diverse foto pubblicate dalla rivista on line Vogue.
Collabora con la rivista enogastronomica Cavolo Verde, ha frequentato il corso AIS per Sommeliers ma, per motivi di lavoro, non ha potuto far l’esame e conseguentemente non ha ottenuto il diploma ma ama il buon bere.
La sua fotografia e’ rivolta principalmente verso temi naturalistici o etnici, pur amando molto le nostre valli con la nostra fauna e la nostra flora che cerca di rappresentare in modo originale .
Ha al suo attivo due mostre a livello locale, una sui panorami e particolari del parco di Yellowstone e dell’Islanda, la seconda sui colori e sulle etnie dell’Etiopia del sud.
Ama tecniche fotografiche alternative , come le esposizioni multiple, giocando su immagini sfocate e no, o immagini create con mossi in macchina. E’ un’appassionata di fotografia macro.
Coltiva da qualche tempo l’hobby della pittura fluidart, una tecnica per lo più usata da artisti americani e australiani, una tecnica di pittura astratta e, spesso, si ispira alle sue foto per ottenere certi risultati.
