Dall’Indicatore Mirandolese un ricordo di Luciano Morselli “Lucky”- Mirandolese in Autralia

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A Brisbane, in Australia, una strada intitolata al mirandolese Luciano Morselli conosciuto come “Lucky”

Scomparso il 10 gennaio scorso, a Mirandola era noto come “Cianen”. Nel 1954 dopo la scuola per camerieri aveva iniziato a girare il mondo

Sorridente e felice come quando è stato ritratto sotto quel cartello che riporta una strada a lui intitolata. Lo ricordano così nipoti e famigliari. Luciano Morselli – detto “Cianen” – mirandolese d’origine e australiano d’adozione, scomparso il 12 gennaio scorso all’età di 88 anni, a Brisbane in Australia, dove risiedeva dal 1970.

È una bella storia quella di “Cianen” che rispecchia bene quello spirito della bassa di non darsi mai per vinto. Nato a Mirandola – che ha portato sempre nel cuore – nel 1935, da una povera famiglia di braccianti, nel cuore storico della città, in via Fenice, ha iniziato a lavorare giovanissimo come cameriere alla mensa popolare in via Curtatone da Sibel Anderlini. Nel 1953, inizia a girare il mondo. Intraprende prima la scuola per camerieri a Bellagio sul lago di Como, poi viene assunto nel prestigioso ristorante Villa D’Este di Como. Esperienza questa che gli consente un anno dopo nel 1954, di fare per molti anni il cameriere sulle navi da crociera Homeric nei Caraibi partendo dagli Stati Uniti.

È a Cuba nel 1956 durante la rivoluzione di Fidel Castro, in una situazione in cui si trova costretto a scappare negli USA, dove cercherà di aprire un ristorante a New York, con poco successo a causa di una serie di problemi. Terminata l’esperienza americana rientra in Italia e prende servizio presso i migliori hotel italiani dell’epoca: dal Royal di Viareggio, al Pellicano di Porto Ercole, per poi approdare all’Hotel Savoy a Londra, nella capitale londinese conoscerà la sua prima moglie Adelina originaria di Padova.

Un’esperienza quella inglese che gli dà un nuovo slancio e andare in Australia. Qui il mondo è diverso da come l’ha conosciuto: il costo della vita è inferiore, le stagioni sono diverse e si poteva lavorare h24. Le eccellenti referenze che si ritrova gli permettono di essere assunto nei migliori locali di Sydney e dopo due anni nel 1975, appreso di un caffè in vendita a Brisbane – la capitale del Queensland, città con due milioni e mezzo di abitanti – lo rileva unitamente ad un socio e fonda la trattoria Lucky’s.

Trattoria che rimane aperta per 25 anni, fino al 2000 servendo piatti emiliani della Bassa e non: tortelloni di zucca, tortelloni vecchia Modena, tagliatelle al ragù, le quaglie, cervella fritte, coniglio, anguilla. Una cucina che viene apprezzate immediatamente dagli australiani per le abbondanti porzioni, e che manda il locale sempre esaurito nonostante fosse aperto dalle 11 di mattina alle 3 di notte.

“Mi piace solo invitare qualche amico a mangiare” diceva e ripeteva a tutti, non negava un piatto mai a nessuno anche a chi non poteva permettersi di pagare, la cucina era sempre aperta, cantava trai tavoli e la stampa locale e nazionale australiana lo ha celebrato più volte come “La miglior trattoria d’Australia”.

A Mandare avanti l’attività, una volta andato in pensione hanno provveduto i suoi figli, in particolare Luca, come ad aprire anche altri ristoranti. Nel 2018, quando era ancora in vita, Brisben gli ha intitolato la strada Lucky L. E a fianco del ristorante, una traversa di Anne Street, dedicatagli per celebrarne le gesta culinarie.

Lascia la seconda moglie Connie e i tre figli Cinzia, Patrizia e Luca, oltre alla sorella Luciana che risiede a Mirandola.

Filippo Pederzini

Tratto dall’Indicatore Mirandolese

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