Carrellata di santini di Mortizzuolo-Immagini sacre

Commenti disabilitati su Carrellata di santini di Mortizzuolo-Immagini sacre Memorie storiche della città di Mirandola

Personaggi storici e religiosi documentati per oltre un secolo

La collezione dei santini è antica e si contano in tutto il mondo migliaia di collezionisti. C’è chi raccoglie solo quelli dedicati ad un santo, chi preferisce quelli di pizzo smerlati, chi cerca di completare la collezione di quelli bellissimi con foto applicata della tipografia Immacolata Concezione di Modena, chi raccoglie solo i Luttini ( bellissime cromolitografie anche di fine 800 dedicate al ricordo di persone care) o quelli dedicati alla Pasqua. La collezione della Biblioteca Picus, circa 1200 pezzi,  comprende santini stampati a Mirandola o che rappresentano monumenti di chiese mirandolesi o personaggi religiosi che si sono prodigati per la nostra popolazione. Naturalmente tanti sono anche delle frazioni o delle terre che anticamente erano rette dalla famiglia Pico. Alcuni di questi sono già apparsi tramite giornalini delle frazioni di San Martino Spino o di San Giacomo Roncole. Una dozzina, bellissimi di Mortizzuolo, qui presentati, sono a ricordo della scomparsa di mio nonno paterno Aldo, che ci lasciò quarant’anni fa.

Il santino di maggior pregio di Mortizzuolo è stato stampato a Mirandola dalla tipografia di C. Grilli  nel 1894 con foto applicata a mano dedicata a Maria Vergine. E’ una interessante memoria che descrive l’antica costruzione nei pressi del Carrobbio di una antica cappelletta o capitella dedicata a Maria Vergine e ai santi Rocco e Leonardo. Il ripristino della stessa fu effettuato nel 1894 e il 10 giugno avvenne la solenne inaugurazione di questo oratorio che ancora oggi è possibile ammirare.

Nella notte fra il 24 e il 25 marzo fino a qualche anno fa tanti fedeli mortizzuolesi, a turno, recitavano 50 volte una breve preghiera in onore della Sacra Immagine.

Ecco così specificatamente assolta l’importanza del santino: racconta la storia di un monumento ancora esistente, cita i santi del luogo e ricorda la memoria di chi andava a pregare all’oratorio.  “O Madunina dal mes ad Mars /quand ,’Angil l’ha nunzià / al Spiritu Sant, / Madunina Santa, Vergine Maria, /la grassia ca v’admand / cuncessa l’am sia / digand un Pater a n’Ave Maria” con questa breve preghiera ripetuta 50 volte era possibile ottenere una indulgenza di 300 giorni.

Per dovere di cronaca ricordiamo che nei pressi del Carrobbio il papa Giulio II nel 1511 ebbe uno scontro con soldati in difesa della Mirandola e due grosse palle di cannone lo sfiorarono. Al suo ritorno verso Roma si fermò a Loreto dove depose una di queste presso la statua della Madonna di Loreto a ricordo dello scampato pericolo.

Molto bello anche il santino cromolitografico del 1906 che rappresenta il Sacro Cuore di Maria e al verso riporta una Canzoncina alla Vergine che si celebrava nel mese mariano all’oratorio del Carrobbio. A differenza del precedente questo è scritto in italiano. La tipografia è sempre quella di Grilli.

Nel 1910 il santino a bordi dentellati ricorda la prima Messa del sacerdote Sisto Campagnoli effettuata il 25settembre.  Nato nel 1893 fu per vari anni rettore del Seminario vescovile di Carpi. Morì in odore di santità e seppe predire il giorno della sua morte che avvenne nel 1935.

10 santino fronte mortizzuolo

1 santino fronte mortizzuolo

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Un altro bel santino di inizio secolo sempre stampato  dalla tipografia Grilli rappresenta l’immagine di S. Leonardo detto il Limosino, protettore di Mortizzuolo e dei carcerati. Il santo nacque in Francia verso il 500 e fu di nobili origini. Si dedicò alla carità dedicandosi agli infermi e ai carcerati. E’ protettore contro i briganti, delle partorienti, dei fruttivendoli, dei fabbri, dei lavoratori dei campi, dei fabbri. Nella chiesa di Mortizzuolo era possibile ammirarne una statua, un dipinto murale e una vetrata.

Altri santini sempre con la dicitura Mortizzuolo o stampati a Mirandola è possibile consultarli , con breve descrizione sottostante, nella nuova sezione, a me dedicata, cliccando “AUTORI”. Ricordano sacerdoti, pasque, luttini di famiglie nobili mortizzuolesi e attraverso gli anni del periodo fascista arrivano fino al 1947 dedicato al novello prevosto don Adelchi Vezzani.

Claudio Sgarbanti

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