Antichi Palazzi – Mirandola – Palazzo Greco Corbelli

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palazzo

Palazzo Greco Corbelli

secc. XVII-XX

Mirandola, via Pico angolo via Cavour

La facciata su via Pico.

Un primo edificio sull’antica contrada Fenice risulta già documentato nel primo Seicento come proprietà Maffei.

Il complesso fu ri­costruito dal conte Giovanni Maffei nel 1671 in occasione del conferimento del titolo comi­tale da parte del duca Carlo Emanuele di Sa­voia e venne successivamente acquistato dai conti Greco. Furono questi ultimi a trasfor­mare ed abbellire il palazzo dove nel 1741 vennero ospitati il duca di Modena France­sco III d’Este e la consorte Carlotta Aglae d’Orléans, che in quella occasione concesse­ro a Francesco Greco il titolo di cavaliere ed alla moglie quello di dama d’onore. In tempi successivi vi trovarono ospitalità il re di Prussia, il duca di Brunswich, il principe ere­ditario Ercole Rinaldo d’Este e il granduca Leopoldo di Toscana con la moglie. Altre vi­site seguirono nel 1768 con l’arciduchessa Maria Carolina d’Absburgo, in viaggio ver­so Napoli di cui era diventata regina. Per ri­cordare le illustri visite, i conti Greco fecero porre nella grande loggia d’ingresso gli stemmi in stucco degli ospiti; decorazioni poi demolite nel 1859.

Grazie al conte Francesco, nel palazzo venne formata una ricca biblioteca ed una vasta raccolta di dipinti. Le collezioni vennero poi arricchite dal figlio Ottavio cui si deve l’idea­zione del museo numismatico e naturale che ben presto raggiunse larga fama. Un suo ri­tratto ci viene dal diario del celebre Giusep­pe Corani, in viaggio per l’Italia alla fine del Settecento: «Il Conte Greco gode di una ren­dita di quattromila zecchini, che rappresenta una cifra enorme per questa città, dove i commestibili sono a prezzo ancora migliore che a Modena. Abita in un palazzo superbo. La sua tavola è splendida; i suoi amici vi si possono presentare quando vogliono; verso i forestieri tiene una ospitalità di estrema cor­dialità, quando per cultura e per intelligenza meritano la sua considerazione. La sua bi­blioteca è bellissima; il suo museo è ricco di quadri dei migliori maestri, di collezioni di stampe e conta più di ottomila medaglie». Nel 1814 il palazzo e le celebri collezioni ven­nero visitate dal nuovo duca di Modena, Francesco IV.

La famiglia Greco si estinse con Luigia, mor­ta nel 1840, e per via ereditaria il vasto palaz­zo passò ai Corbelli di Reggio Emilia, il mu­seo e le collezioni al marchese Luigi Rangoni. Nel 1878 è utilizzato quale sede della loca­le Sottoprefettura, destinazione che ben pre­sto darà avvio a sempre più vaste demolizio­ni e ristrutturazioni, culminanti nel progetto del 1929-32 dell’architetto Mario Guerzoni. L’intervento investì l’intero isolato in parte poi demolito ed in parte inglobato nella nuo­va eclettica costruzione, adibita a Scuola per Istruttori della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale e indicata come Caserma Mussoli­ni. Secondo la logica dell’architettura ufficiale del tempo venne conservato l’impianto originario cui furono apposte le nuove faccia­te in forme classiche. Diverso il destino dei
corpi secondari posti attorno al giardino, completamente demoliti ed oggi documentati solo dall’importante planimetria dell’Ar­chivio di Stato di Modena.

Giovanni Benatti

Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese

A cura della Cassa di Risparmio di Mirandola

Anno 1989

Planimetria dall'Archivio di Stato di Modena

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One Response to Antichi Palazzi – Mirandola – Palazzo Greco Corbelli

  1. Antonio Zerbini says:

    Interessantissimo

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