2011 – Autostrada Cispadana, un’infrastuttura per lo sviluppo del paese

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Un prospetto di piano della nuova Autostrada Cispadana

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Dopo un lungo percorso progettuale ed istituzione l’Autostrada Cispadana diventerà una importante realtà infrastrutturale e una storica occasione di sviluppo per tutto il territorio della Bassa e in particolare per la crescita economica del comune di Concordia.

È dal 1964 che si parla di una Superstrada, senza poterla realizzare con fondi pubblici, ora la Cispadana progettata dalla Regione in collaborazione con i Comuni modenesi interessati (Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice, Finale Emilia), sarà realizzata attraverso un project financing come opera di pubblica utilità.

Il 18 maggio 2011 presso la regione Emilia Romagna sono terminati i lavori della Conferenza di Servizi che aveva il compito di esaminare ed approvare il progetto preliminare.

Nell’ambito della Conferenza di Servizi, i sindaci dell’Unione Comuni modenesi Area Nord, hanno sottoposto alla Regione varie istanze: Mitigazione dell’impatto (realizzazione di mitiga­zioni per l’abbattimento delle polveri, inserimento di barriere fono-isolanti e stesura di asfalto fono-assorbente, interventi di riforestazione); Inserimento dell’opera nel territorio (tratti del tracciato in trincea alternativi al percorso sopraelevato per evitare tagli al territorio, riforestazione delle aree residuali. Opere pubbliche finalizzate al risparmio energetico come compensazioni am­bientali); Ottimizzazione e potenziamento della viabilità (collegare la viabilità storica con l’auto­strada mediante bretelle di collegamento al casello, realizzazione di rotatorie, sottopassi, innesti a raso per la messa in sicurezza delle carreggiate).

Nei prossimi mesi il progetto approderà a Roma al ministero dell’Ambiente per l’esame della procedura di “VIA”, valutazione di impatto ambientale, che potrà ulteriormente migliorare la proposta dell’asse cispadano nell’interesse delle comunità e nell’ottica di una grande opportunità di crescita e di sviluppo.

Il nuovo tracciato licenziato dalla Conferenza dei Servizi, ricalca quello iniziale con l’accettazione di una serie di modifiche migliorative proposte dai comuni sotto l’aspetto ambientale. All’ope­ra di 67 chilometri di lunghezza, sono interessati 13 comuni dislocati fra le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara e consentirà di collegare l’Autobrennero (A 22) nei pressi del casello di Reggiolo all’Autostrada Bologna-Padova (A 13) nei pressi di Ferrara, in raccordo con la superstra­da per Porto Garibaldi.

La Cispadana potrà quindi diventare un corridoio alternativo alla congestionata Autostrada del Sole e alla via Emilia, collegando il mar Tirreno all’Adriatico. Dopo la “VIA” e il piano definitivo l’iter procedurale prevede il progetto esecutivo che richiederà tutto il 2012.

L’inizio dei lavori è previsto per il primo semestre del 2013, mentre il completamento dell’opera è stato stimato nel febbra­io 2017. L’infrastruttura è stata progettata per poter essere am­pliata con una terza corsia e prevede 4 autostazioni: Concordia, Finale Emilia, Cento e Renatico.

Il delicato attraversamento del territorio fra Concordia e San Possidonio e fra Mirandola e San Giocomo Roncole, sarà effet­tuato in”semi-trincea” e non in rilevato.

Il cantiere da 1 miliardo e 150 milioni di euro sarà gestito dalla Società Cispadana spa, il cui 51% è detenuto dalla Società Autobrennero.

Sul periodico “Concordia Comune” di giugno 2011, il sinda­co Carlo Marchini ha così sintetizzato i principali vantaggi per Concordia:

– Il casello autostradale è previsto vicino al villaggio artigianale area ex Kermar, quindi la sua collocazione avvantaggerà le no­stre imprese e sarà di incentivo per l’insediamento di nuove at­tività economiche, garantendo occupazione per i prossimi anni; – Verrà realizzato un nuovo ponte che fungerà da tangenziale di Concordia, sarà affiancato all’Au­tostrada non interrompendo l’attuale viabilità nella frazione di San Giovanni e consentirà di alleggerire il traffico pesante che ora transita per il centro del paese.

E’ prevista un’ampia fascia di afforestazione, in particolare nella località Molin di Mezzo al fine di mitigare l’impatto dell’infrastruttura sul vicino abitato.

La Regione si è impegnata a realizzare tra le opere comple­mentari alla Cispadana anche la tangenziale di Vallalta e l’ampliamento della strada Provinciale per Mirandola, affiancata da una ciclabile.

Dopo secoli di isolamento Concordia ritorna ad essere inserita in due importanti circuiti viari, l’anello stradale con il passag­gio e il relativo casello dell’Autostrada Cispadana e quello turistico-naturalistico della ciclopista “EuroVelo”, la rete ciclabile europea.

Tratto da: Storia e Storie – Toponomastica, eventi e personaggi di Concordia.

Autori:Vittorio Negrelli – Disma Mantovani

Anno 2011

One Response to 2011 – Autostrada Cispadana, un’infrastuttura per lo sviluppo del paese

  1. Ubaldo Chiarotti says:

    Cispadana e sviluppo del territorio della Bassa Modenese

    Ho partecipato al convegno UCMAN-NOMISMA, devo dire che sono uscite proposte interessanti, come corsi universitari sul Biomedicale, (che peraltro avevamo già avviato al Galilei di Mirandola a metà anni novanta, sospesi per problemi di accordi locali) e integrazione Ospedale di Mirandola e Biomedicale.
    Un passaggio del discorso del presidente dell’A22 mi ha molto colpito quando ha detto:” cinquanta anni fa c’era l’esigenza di costruire la Cispadana per favorire lo sviluppo di questo territorio della Bassa Modenese, ora invece la Cispadana è una esigenza per mantenerne lo sviluppo che nel frattempo c’è stato”. Aggiungo io sviluppo che c’è stato, non grazie a Provincia e Regione per le infrastrutture che non si sono mai degnate di costruire, ma anzi nonostante Provincia e Regione ci abbiano remato contro, anche chiedendo finanziamenti per questo territorio, che poi finivano nel triangolo d’oro Sassuolo-Modena-Carpi. Un esempio che parla per tutti, i 15 miliardi di lire stanziati da ANAS nel 1989 per la tangenziale di Mirandola, finiti in tangenziale a….. Modena, oppure sempre in quel periodo gli stanziamenti dell’ANAS per raddrizzare 12 curve tra Mirandola e Modena, con una parte dei quali ne ha raddrizzato tre, ribadisco solamente 3, a Staggia, San Prospero, Cantone, e il resto sempre sempre in tangenziale a Modena.
    La Provincia di Modena non si è MAI preoccupata di chiedere ad ANAS di realizzare le tangenziali di S. Prospero, Sorbara e Bastiglia, che avvicinerebbero la Bassa al capoluogo, anzi quando ANAS nel 1996 le propose un progetto di tangenziale continua a Bastiglia, collegata alla tangenziale di Modena, come quella di Sassuolo, la nostra “amata” Provincia non l’ha mai presa in considerazione!

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