Al Secchia bisogna dare del “lei”.
Perché è un fiume femmina. Infatti, la sua definizione più antica e più indigena, emiliana e basso-lombarda, è la Secchia e nei diversi dialetti la Sécia. Di suo è certamente un nome idraulico, ma richiama il secchio, di conseguenza è un po’ buffo e un po’ goffo, dà l’idea di poca acqua e per giunta ferma. La Secchia è il contrario: è un fiume bizzoso, mutevole, anche traditore”.
Stefano Scansani