CHI L’HA VISTO? SECONDA PARTE
Chi l’ha visto ? Seconda e ultima puntata.
Buonasera e ben ritrovati lettori di “Chi l’ha visto?” in versione scritta.
Un particolare bentornati a quei mirandolesi che ci avevano chiesto di cercare l’ultimo della famiglia Pico, la famiglia che per secoli governò i loro avi.
Se ben ricordate ci eravamo lasciati con alcune notizie promettenti e non voglio tenervi oltre sulle spine…………. LO ABBIAMO TROVATO !
Ma andiamo con ordine.
Da Napoli il nostro inviato ci ha indicato un nome da contattare per sapere cosa accadde a Francesco Maria dopo la perdita definitiva della Mirandola. Abbiamo cercato ed infine trovato l’abate Giuseppe Greco. Ecco l’intervista.
Padre, ci dica qualcosa di lei prima.
“Cosa volete che vi narri, ho iniziato come Chierico regolare di S. Paolo per poi divenire Abate secolarizzato. Son versato in belle lettere e a parer di molti ricco d’ingegno. Sono stato ministro del duca della Mirandola e suo confidente. Gli ero talmente affezionato che quando l’Imperatore mi ingiunse di lasciarlo io rifiutai. Per punizione mi privò dei miei averi, ma non mi pento della decisione presa. Ma non è certo per parlare di me che mi avete convocato.”
Certamente no abate Greco. Sappiamo che lei era con Francesco Maria quando perse definitivamente il feudo, cosa successe?
“Oh sì, lo ricordo come fosse ieri. Il duca, permettetemi di continuare a chiamarlo così, per me sarà sempre il mio duca, ci rimase molto male e non sapeva più a che santo votarsi, non si fidava più dei francesi; come dargli torto? Così io lo consigliai di andare a Napoli, dalla sua madre eccellentissima Anna Camilla Borghesi, divenuta la duchessa di Giovenazzo. Una volta là lei avrebbe saputo certo consigliarlo. Così nel 1709 lo accompagnai a Napoli e lo lasciai ospite dell’eccellentissima sua madre. Cagionevole di salute dovetti a malincuore congedarmi. Non saprei che altro dirvi.”
Bene signore e signori, naturalmente non potevamo esimerci dall’intervistare anche la madre. La parola al nostro inviato a Napoli. Bene signora duchessa, cosa ci può dire di suo figlio Francesco Maria? Cosa fece dopo essere giunto a Napoli?
“Mio caro, arrivò in uno stato pietoso, depresso, avvilito e, date le scarse finanze, pareva un pezzente qualsiasi; una visione da inferno dantesco. Rabbrividisco ancora solo a pensarci. Ah, ma lo rimisi subito in sesto. Lo rivestii da capo a piedi e gli diedi qualche soldo per svagarsi. Nel frattempo misi in moto le mie conoscenze; sa, tra noi nobili ci si conosce un po’ tutti e si hanno tanti appigli (si dice così oggi, nevvero?). Non ci misi molto a trovargli una sistemazione degna del suo rango.” E ci dica duchessa, verso quale destinazione lo indirizzò? “Guardi, dapprima provai coi francesi, ma quelli avevano altro a cui pensare, così ripiegai sulla Spagna.
Gli diedi un paio di lettere di presentazione per il re Filippo V, come se ce ne fosse bisogno per un Pico, e lo imbarcai su di un galeone diretto a Madrid…….. cioè, Francesco Maria diretto a Madrid, il galeone era diretto a Barcellona naturalmente, non c’è mica il porto a Madrid ahahahahaha………….. almeno credo.”
Grazie signora duchessa. Questo è tutto da Napoli. Bene, torniamo a noi. Ora sappiamo che l’ex duca della Mirandola era diretto in Spagna, ma cosa accadde una volta giuntovi? Non potevamo che chiederlo al re Filippo V che abbiamo in collegamento diretto. Maestà, cosa ci può dire a tal proposito?
“Mi chiami pure Vostra Altezza. Che dire di questo esule? Si è presentado con dos lettere de raccomandasione, che non ho nemmeno letto porchè soy tutte uguali, però teneva un mucho bell’aspetto ed era giovine. Me ha fatto un pochito pena porchè se vedeva che era……….. como dite voi?…. ah sì,depresso. E poi ce aveva aiutado nella guerra ,così siccome io me piace de sircondarme de gente muy rappresentativa l’ho acolto benevolmente e gli ho elargito una ottima pensione, i vostri politici direbbero vitalizio ahahahhah, e la carica di mio caballero maggiore……….. una specie dedignitario de corte, sa…por dare un senso a la sua presenza. Ma ora ve devo lasciare, ho una corrida che me aspeta. Soi muy onorato de esserve stato d’aiuto.”
La ringrazio Vostra Altezza. Ora sappiamo che Francesco Maria riuscì a sistemarsi alla corte spagnola, ma sappiamo anche che il 7 giugno 1716 sposò la principessa Donna Teresa Spinola figlia del marchese de los Balbares duca del Sesto. (Ah però, sveglio il ragazzino, mica a perder tempo). Ovviamente abbiamo in collegamento anche lei……………
Ci dica principessa come sono andate le cose con Francesco Maria?
“Tocca già a me? Mi si vede bene? Qual’è il mio profilo migliore?”
Ehm, ci dev’essere un equivoco principessa, questa è la versione scritta di “Chi l’ha visto?”, non quella televisiva.
“Oh…… ma allora tutto quel tiempo dalla parrucchiera e dal sarto è andato perso? Maldido chi me ha informado……. Ehm… dunque, Francesco Maria
vero? Un bel giovine, ben educato, molto di compagnia……… ma a letto……..sa como ès, noi donne siamo esigenti……. lì….in quel luogo…. sì…… insomma….in camera da letto….ecco l’ho detto. Sono deventata tutta rossa, hihihhihihih. Dopo sette annos ancora nada figli………. e poi non c’è più stato tiempo. Ero ospite nel palazzo del conte d’Ognatez quando esto me è crollato addosso……… il palazzo, non il conte, hihihhhihi.Chissà se col tiempo ce l’avrebbe fatta. Ve lascio, approfitto del mio look por andare ad una fiesta. Hasta la vista.”
Un po’ frivola questa principessa, ma andiamo avanti. Dopo una ventina d’anni, nel 1743, il nostro Francesco decide di risposarsi con la principessa
Fitz-James Stuarda Colon de Portugal, figlia del duca di Bervik. Ma sentiamola….
“Ho sentito la prima moglie e lo trovo molto imbarazzante…….. parlare così del proprio marito, tzè. Ma si sa, queste spagnole focose………. Io che sono mezza inglese non ho di codesti problemi, e poi il matrimonio è durato pochissimo, appena quattro anni. Francesco Maria è deceduto il 26 novembre del 1747 a causa di idrotorace……. sì insomma liquidi neipolmoni. Detto tra di noi, ho il sospetto che bevesse di nascosto.”
Ahi, questa è una notizia tristissima…… maaa….figli?
“Ah no, niente figli, però è stato un funerale assai dignitoso, anche se so che gli avrebbe fatto piacere se ci fosse stata la presenza di una delegazione dei suoi antichi sudditi mirandolesi. Bye bye.” Ah che brutta ed inattesa notizia, non ce lo aspettavamo. Dopo aver tanto lavorato, e direi con notevole successo, ne apprendiamo con sommo dispiacere la triste dipartita……….. però, dai…….. dopo 300 anni……………….
Essendo l’ultimo, in linea diretta, della discendenza e non avendo lasciato eredi purtroppo la dinastia ebbe termine con lui. Ma se permettete, nonostante tutto, a me piace ricordarlo ancora come Francesco Maria Duca della Mirandola e Marchese della Concordia.
Signore e signori “Chi l’ha visto?” termina qui, ma c’è un ultima chicca. Dopo aver spulciato per le ricerche storiche documenti di epoche andate, abbiamo scoperto che tempo fa l’abitante della Mirandola era chiamato “mirandolano”.
Fortuna che ora è diventato “mirandolese”, non mi piacerebbe essere
chiamato “guardando il culo”. Ahaahahahahahah………………….
Notizie storiche da: Notizie biografiche in continuazione della biblioteca modonese del cavaliere abate Girolamo Tiraboschi – tomo III