Andrea Bisi – Lettera aperta – Una proposta, un sogno: “Prendiamo in affitto il Viale di Portovecchio?”

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 Una proposta – Un sogno:

prendiamo in affitto il viale di Portovecchio?

La notizia: 

“Difesa- Da Vittorio Veneto a Modena, per la prima volta, lo Stato mette in vendita le sue caserme.”

Su ilSole24ore del 21 dicembre 2022 è apparsa questa notizia, ripresa anche da Modenatoday. Lo Stato autorizza il Ministero della Difesa a vendere alcune caserme. E Portovecchio?

Sembra che la tenuta ultimamente sia stata divisa in tre lotti, due laterali di terreni agricoli ed una centrale comprendente il viale e gli edifici esistenti ed il Palazzo.

Se San Martino Spino fosse situato fra l’asse tra Modena e Mirandola, tanto tempo fa si poteva pensare ad un Campus universitario biomedicale, ma sperduti nelle valli, tutto è più complicato.

Una persona intelligente aveva suggerito di sfruttare il PNRR, ma il tempo era troppo poco. Senza un concreto progetto di riutilizzo oggi è quasi impensabile reperire, in tempi brevi, i fondi per il recupero del Centro .

Intanto che il FAI lavora per metterlo in sicurezza coi fondi del terremoto, perché non pensare di salvare lo stupendo viale di Portovecchio ?

Prendendolo in affitto per farne l’ombroso giardino di tutti i Mirandolesi nei week-end estivi, solo da maggio fino a fine settembre. Un affitto negoziato a costi calmierati, perché per il Demanio Militare adesso il viale è un costo, solo risparmiare lo sfalcio sarebbe incassare un affitto. Il viale ormai ha oltre 100 anni, in tutta Italia forse non ne esiste uno simile a causa del cancro del platano, che ha già distrutto il viale fra Mirandola e la stazione grande. Nessuna amministrazione comunale, di qualunque colore politico, oggi potrebbe caricarsi da sola dei costi del progetto, solo la potatura, non eseguita da anni, costerebbe un patrimonio.

Ma forse, una volta recintato, isolando gli edifici pericolanti, curato e messo a norma, potrebbe essere preso in carico dalla Amministrazione Comunale per coordinarne la gestione corrente. Rimarrebbero sempre costi alti di personale per l’apertura nei week-end estivi: il volontariato sanmartinese è molto attivo ma occorre essere realisti, da solo non ce la farebbe; con l’ottimismo della ragione perché non pensare  ad un lavoro corale, di squadra con tutto il volontariato mirandolese?

Si realizzerebbe un sogno se, come regista, l’Amministrazione Comunale aprisse solo un tavolo di confronto e approfondimento con Fondazione Cassa di Risparmio, Volontariato Mirandolese, Associazioni ed Aziende.

Approfondire non costa nulla.

Pensando a ruota libera per la recinzione, si potrebbe pensare ad una grande operazione di Crowdfunding-All or Nothing, Finanziamento diffuso fra cittadini, aziende, associazioni, con fondi restituiti se non si raggiunge l’obiettivo.

Adotta 1 metro di rete di recinzione! Basta impegnarsi a comprare un pezzo: da 1 metro di rete fino a … 1200! (800 a sinistra esistono già) Se si raggiunge l’obbiettivo si è solo all’inizio … Cercando fra gli archivi del Ministero della Difesa è emersa questa notizia del 18 gennaio 2020.

Un protocollo simile, fra Ministero della Difesa e Comune di Mirandola potrebbe essere una buona occasione per iniziare ad approfondire ?

Andrea Bisi

Un sognatore sanmartinese di 80 anni.

Le immagini sono tratte dal sito: https://palazzoportovecchio.it/

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