Pro-Memoria Festival 2020 – Dal 16 al 18 ottobre – Il programma

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PRO-MEMORIA FESTIVAL
cambio vita

Il Pro-Memoria Festival esplora la contemporaneità attraverso il tema “cambio vita”: da venerdì 16 a domenica 18 ottobre, a Mirandola incontri e concerti.
Attesi tra gli altri, Sonia Bergamasco, Diego De Silva, Eliana Liotta,
Roberto Vecchioni, Chiara Valerio.

Mirandola, 22 settembre 2020. Ponderata o improvvisa, occasione da cogliere alla svelta o scelta obbligata a cui adattarsi, quella del Cambio vita è stata una delle conseguenze più inaspettate della pandemia che ha sconvolto e sta sconvolgendo il 2020, così incisiva per ciascuno di noi da dover essere approfondita e analizzata. Dopo quella dello scorso anno dedicata all’Identità, è stato dunque naturale per il Pro-Memoria Festival – promosso e organizzato dal Consorzio del Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi editore – proseguire in questa direzione scegliendo proprio Cambio vita come tema dell’edizione autunnale, a Mirandola da venerdì 16 a domenica 18 ottobre, con un’anteprima giovedì sera, ampliando il discorso alla luce della sorprendente quotidianità di cui tutti siamo involontari protagonisti: da dimenticare per alcuni, occasione per ritrovarsi o evolvere per altri, in ogni caso determinante per chiunque.

Nella cornice dell’Auditorium Rita Levi Montalcini, nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza anti-contagio, gli incontri permetteranno di spaziare tra scienza e musica, cinema e letteratura, in un ideale viaggio intorno alla nostra nuova contemporaneità che dall’analisi del presente recupera e rilegge la memoria collettiva del nostro passato. Dopo l’anteprima Volevo vivere, dedicata alla forza espressiva del cinema, con il regista Giorgio Diritti e il critico cinematografico Gian Piero Brunetta (giovedì 15, ore 21), si entra nel vivo del Festival con la scrittrice Chiara Valerio, che a partire dal suo ultimo libro La matematica è politica (Einaudi, 2020) discute su cosa significhi “calcolare” presente e passato, intrecciando suggestioni matematiche e riflessioni legate alla memoria (venerdì 16, ore 11), seguita nel pomeriggio dallo psichiatra e psicanalista Vittorio Lingiardi invitato a spiegare Come si diventa i narcisi che siamo (ore 18). Una prima giornata che dalla scienza scivolerà verso le colonne sonore di alcuni dei film più amati, grazie ai Favolosi Oscar della musica eseguiti dall’orchestra Toscanini Next – ensemble (ore 21): una serata scandita dai brani più celebri di maestri e film indimenticabili: Nicola Piovani per La vita è bella, Nino Rota per La dolce vita, Il Padrino, Amarcord e molte altre, Luis Bakalov per Il postino.

Contaminazioni disciplinari e dialogo tra le arti daranno vita a un’alternanza di appuntamenti che esploreranno il tema del Cambio vita da prospettive nuove e attuali, con uno sguardo alle possibilità di autoanalisi e riscoperta di sé offerte dal tempo sospeso di questi mesi. E così, tra interessi riscoperti o nuovi sentieri da percorrere con nuova curiosità, il pubblico potrà seguire l’epistemologo Giuseppe O. Longo e l’attrice Paola Bonesi nel racconto della storia dei matematici e “colleghi” di invenzioni Babbage e Ada (sabato 17, ore 11) – il primo ideò una rivoluzionaria macchina differenziale, antenata dei nostri computer, la seconda, figlia del poeta Lord Byron, capì come usare calcoli e algoritmi per programmarla. A declinare il tema del Festival arriva anche la giornalista scientifica e scrittrice Eliana Liotta che, rispondendo alle domande di Filippo Pederzini, invita a interrogarsi su quale futuro desideriamo: Dobbiamo cambiar vita? (ore 16). Vite che cambiano per adattarsi ancor meglio alle proprie inclinazioni, grandi o piccole che siano, sono protagoniste anche del dialogo tra l’accademica Lina Bolzoni e il direttore editoriale di Einaudi Ernesto Franco, guide d’eccezione al mestiere del leggere e all’arte dello scrivere, spiegheranno Come si diventa lettori, ovvero la lettura come patto col diavolo (ore 18). Anche questa giornata si conclude all’insegna della musica in compagnia del critico musicale Sandro Cappelletto, del pianista di fama internazionale Marco Scolastra e di Vincenzo Vincenti, professore di Otorinolaringoiatria e Audiologia, che si concentreranno sulla musica come strumento di cura e di cambiamento di se stessi, nella lezione-concerto Come Beethoven è diventato Beethoven (ore 21).

Per abbandonarsi all’incanto del mondo letterario, invece, l’appuntamento è con Diego De Silva (domenica 18, ore 11), scoprendo Come si diventa Melanconico e magari ritrovando anche qualcosa di sé nella personalità dell’avvocato Vincenzo Malinconico, protagonista dell’ultimo libro I valori che contano (Einaudi). Nel pomeriggio, l’intreccio magico di note e parole avvolge il palco dell’Auditorium Rita Levi Montalcini trasformandolo idealmente in un set per l’esibizione di uno dei volti più apprezzati del grande e piccolo schermo: Sonia Bergamasco, accompagnata al piano da Marco Scolastra, porterà in scena il racconto della vita di Mozart attraverso le parole di Paolina Leopardi, autrice di un’affascinante e sorprendente biografia sul musicista di Salisburgo (ore 16). A seguire, Roberto Vecchioni, testimone del potere di una Vita nuova, dopo aver lasciato l’insegnamento liceale per dedicarsi alla lunga e brillante carriera da cantautore (ore 18), discute insieme a Ernesto Franco della bellezza del saper amare la propria vita. Il Festival si conclude con il toccante omaggio a Ennio Morricone eseguito dal flautista Andrea Griminelli, accompagnato al pianoforte da Stefano Nanni, che eseguirà alcuni dei brani più celebri del grande compositore scomparso pochi mesi fa, lasciando che siano proprio le sue indimenticabili note a parlare alla memoria di ciascuno (ore 21).

Il Festival è un’iniziativa del Consorzio del Festival della Memoria (i cui soci fondatori sono Comune di Mirandola, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Coldiretti Modena, San Felice 1893 Banca Popolare) in collaborazione con Giulio Einaudi editore. Soci sostenitori: Autocarozzeria Imperiale srl, Cpl Concordia Soc. Coop, Anna Maria Gambuzzi, Lions Club Mirandola, Rotary Club Mirandola.
Main sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, sponsor Aimag, Coop Alleanza 3.0, B.Braun, Cima spa. Il Pro-Memoria è inoltre realizzato con il sostegno di Cpl Concordia Soc. Coop, Liva Nova Sorin Group Italia, San Felice 1893 Banca Popolare. Si ringrazia Assicoop Modena e Ferrara Spa UnipolSai, Tecna Marposs, Sidam.

PRO-MEMORIA FESTIVAL

Cambio vita

16-18 Ottobre 2020

Mirandola, Aula Magna Rita Levi Montalcini

PROGRAMMA

GIOVEDÌ 15 OTTOBRE – Anteprima al Festival

Ore 21

Volevo vivere

Gian Piero Brunetta dialoga con Giorgio Diritti

Il linguaggio del cinema è un eccellente mezzo di rivelazione, di trasformazione e di scoperta. Un grande regista, Giorgio Diritti, dialoga con lo storico del cinema Gian Piero Brunetta, partendo dalla forza espressiva di questo linguaggio, sempre in equilibrio tra verità e finzione, e condividendo con il pubblico alcuni intermezzi dai suoi film.

VENERDÌ 16 OTTOBRE

Ore 11

Calcolando presente e passato. Memoria e matematica

Con Chiara Valerio

Fare i conti con il passato” non è solo un modo di dire: il perché lo svela la scrittrice Chiara Valerio, che intreccia suggestioni matematiche e riflessioni legate alla memoria e al nostro presente. Perché la matematica è un grande esercizio di democrazia: insegna a contestualizzare e comprendere problemi, errori e verità.

Ore 18

Come si diventa i narcisi che siamo

Con Vittorio Lingiardi

Per cambiare vita occorre anzitutto avere coscienza di sé e della propria esistenza: come spiega lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, anche nelle azioni e negli atteggiamenti più semplici possono nascondersi segnali di derive della nostra personalità, che generano pericolosi scenari basati sul culto di sé e sulla cancellazione dell’altro.

Ore 21

I favolosi Oscar della musica

La Toscanini NEXT – ensemble

Musiche di Nicola Piovani, Nino Rota, Luis Bakalov

Una serata sulle note di alcuni dei brani più celebri di maestri e film da Oscar: Nicola Piovani per La vita è bella, Nino Rota per La dolce vita, Il Padrino, Amarcord e molte altre, Luis Bakalov per Il postino.

SABATO 17 OTTOBRE

Ore 11

Babbage e Ada. Calcoli e poesia

Giuseppe O. Longo dialoga con Paola Bonesi

Ripercorriamo, insieme all’epistemologo Giuseppe O. Longo e all’attrice Paola Bonesi, la storia di due matematici e “colleghi” di invenzioni: il primo ideò una rivoluzionaria macchina differenziale, antenata dei nostri computer, la seconda, figlia del poeta Lord Byron, lavorò con lui allo sviluppo dell’hardware, come diremmo oggi, e capì come usare calcoli e algoritmi per programmarla, diventando la prima programmatrice informatica.

Ore 16

Dobbiamo cambiar vita?

Filippo Pederzini dialoga con Eliana Liotta

L’impatto dell’uomo sul pianeta ha un peso ormai insostenibile e la natura ha già iniziato a ribellarsi: è ora di cambiare vita, prima che sia troppo tardi. Giornalista scientifica e scrittrice, Eliana Liotta mostra il filo rosso che lega, ad esempio, cambiamenti climatici, epidemie, disuguaglianze sociali, ecosistemi polari e alimentazione mondiale.

Ore 18

Come si diventa lettori, ovvero la lettura come patto col diavolo

Ernesto Franco dialoga con Lina Bolzoni

Guide d’eccezione al mestiere del leggere e all’arte dello scrivere, l’accademica Lina Bolzoni e il direttore editoriale di Einaudi Ernesto Franco si interrogano sull’origine di quella scintilla magica che accende la passione per la lettura, quale occasione di incontro personale e dialogo con gli autori che si leggono, in un’ideale comunione di spiriti affini.

Ore 21

Come Beethoven è diventato Beethoven

Una lezione concerto

Con Sandro Cappelletto, Marco Scolastra e Vincenzo Vincenti

In occasione del 250° anniversario della nascita, una lezione concerto per scoprire come Beethoven abbia superato i propri limiti: come ha potuto un genio della musica comporre in condizioni di sordità? Il critico musicale Sandro Cappelletto, il pianista di fama internazionale Marco Scolastra e Vincenzo Vincenti, professore di Otorinolaringoiatria e Audiologia, si concentrano sulla musica come strumento di cura e di cambiamento di se stessi.

DOMENICA 18 OTTOBRE

Ore 11

Come si diventa Melanconico

Con Diego De Silva

John Lennon cantava “La vita è ciò che ti accade mentre sei occupato a fare altri progetti”: è così anche per l’avvocato nato dalla penna di Diego De Silva, la cui già turbolenta quotidianità è travolta da una malattia che lo porterà a interrogarsi sul senso della vita e le sue priorità. L’autore ne discute con il pubblico del Festival, in un momento in cui tutti abbiamo dovuto cambiare vita, chissà se solo per un po’.

Ore 16

Paolina Leopardi racconta Mozart

Sonia Bergamasco – attrice

Marco Scolastra – pianoforte

Attrice fra le più apprezzate del grande e piccolo schermo, Sonia Bergamasco, accompagnata al piano da Marco Scolastra, porta in scena il racconto della vita di Mozart attraverso le parole di Paolina Leopardi, autrice di un’affascinante e sorprendente biografia sul musicista di Salisburgo, in occasione dei 250 anni dal primo viaggio in Italia di quel geniale “Giovinotto di forti pensieri”.

Ore 18

Vita nuova

Ernesto Franco dialoga con Roberto Vecchioni

Nel cuore di tantissimi studenti come professore e di varie generazioni di fan come cantautore, Roberto Vecchioni ha cambiato vita riunendo in un’unica armonia la ricchezza della cultura classica e il potere delle note. Sempre alla ricerca di intensità e momenti degni di memoria, nella consapevolezza che “Non si è felici nell’imperturbabilità, ma nell’attraversamento del vento e della tempesta”.

Ore 21

Andrea Griminelli plays Morricone

Omaggio a Ennio Morricone

Andrea Griminelli – flauto

Stefano Nanni – pianoforte

Il Festival saluta il pubblico con un toccante omaggio a Ennio Morricone, eseguito dal flautista Andrea Griminelli accompagnato al pianoforte da Stefano Nanni: note indimenticabili come quelle di Mission, Nuovo cinema Paradiso, La leggenda del pianista sull’oceano, Giù la testa, che parlano alla memoria di ciascuno.

PROFILI BIO-BIBLIOGRAFICI

Sonia Bergamasco Attrice e regista, musicista e poetessa, è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. A teatro lavora con Thomas Ostermeier, Thodoros Terzopoulos, Carmelo Bene, Giorgio Strehler. Premio Duse per il suo lavoro di attrice, è regista e interprete di spettacoli in cui l’esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Al cinema e in televisione ha lavorato con Liliana Cavani, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana, Riccardo Milani, Roberta Torre. Fra i suoi premi, il Nastro d’argento come miglior attrice per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, il Premio Flaiano come miglior interprete nel film De Gasperi di Liliana Cavani, per il film Quo vado?, diretto da Gennaro Nunziante, vince il Premio Flaiano come interprete dell’anno e il Premio Alida Valli come migliore attrice non protagonista al Bari International Film Fest.

Lina Bolzoni è professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa dove insegna Letteratura italiana e ha fondato il Centro per l’elaborazione informatica di parole e immagini nella tradizione letteraria. Ha insegnato presso numerose università straniere fra cui Harvard, Ucla, Collège de France, Princeton University e New York University, che l’ha nominata nel 2004 “global distinguished professor”. È socia della Accademia Nazionale dei Lincei e della British Academy e ha curato l’edizione delle Opere letterarie di Tommaso Campanella e la parte introduttiva della mostra La fabbrica del pensiero: dall’arte della memoria alle neuroscienze (Firenze-Parigi 1990). Per Einaudi ha pubblicato: Una meravigliosa solitudine (2019), Il cuore di cristallo (2010), La rete delle immagini (ultima edizione 2009), vincitore del Premio speciale del Presidente al Premio Viareggio e del Premio Brancati per la saggistica e La stanza della memoria (1995).

Paola Bonesi, attrice e docente, dopo il diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano, lega la sua attività, per quasi un decennio, al Teatro Popolare La Contrada di Trieste, sperimentando un repertorio composito: da Goldoni a Rosso di S. Secondo, da Campanile a Mario Vargas Llosa e Pino Roveredo. Per diverse stagioni è stata impegnata al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste per la stagione operettistica, oltre ad aver lavorato sotto la direzione di registi, tra gli altri, come Francesco Macedonio, Giorgio Pressburger, Antonio Calenda, Massimo Scaglione e Gino Landi. Ha inoltre collaborato con la sede regionale Rai del Friuli Venezia Giulia e Radio Koper in Slovenia, come interprete e autrice. Dal 1998 tiene corsi e seminari di lettura espressiva e analisi del testo per l’Accademia Nico Pepe di Udine.

Gian Piero Brunetta, storico e critico del cinema, professore emerito dell’Università degli Studi di Padova dove insegna Storia e critica del cinema. Fra le sue numerose pubblicazioni, l’importante opera in quattro volumi dedicata alla storia del cinema italiano (Editori Riuniti), per Einaudi un Dizionario dei registi del cinema mondiale (2007), i cinque volumi della Storia del cinema mondiale (2003), e una Guida alla storia del cinema italiano (2003). Ha diretto varie collane cinematografiche e ha collaborato con “la Repubblica” e con numerose riviste letterarie e cinematografiche italiane e straniere. Il suo ultimo libro è L’Italia sullo schermo (Carocci, 2020). Ha collaborato con il regista Gianfranco Mingozzi per i programmi televisivi L’ultima diva: Francesca Bertini (1982) e Storie di cinema e di emigranti (1988), ed è stato consulente per il film Splendor (1988), di Ettore Scola. Nel 1995 è stato nominato commendatore della Repubblica Italiana e nel 2017 ha ricevuto il Premio Feltrinelli dall’Accademia Nazionale dei Lincei per i suoi studi sulla storia del cinema italiano.

Sandro Cappelletto, critico musicale, scrittore e storico della musica, dopo gli studi al Conservatorio e la laurea in Lettere e filosofia, nel biennio 1999-2000 ha diretto il settore drammaturgia e didattica del Teatro dell’Opera di Roma. Ha collaborato con la Rai nella cura di programmi radiofonici ad argomento musicale e ha realizzato il film per la TV Maurizio Pollini, la mia musica (2001). Nel 2005 ha curato la sceneggiatura del balletto We like Mozart, il suo ultimo libro è Mozart. Scene dai viaggi in Italia (Il Saggiatore, 2020). Giornalista professionista, collabora con i quotidiani “La Stampa” e “Le Monde”.

Diego De Silva, scrittore, ha pubblicato numerosi romanzi, presso Einaudi: I valori che contano (2020), Superficie (2018) Divorziare con stile (2017) Terapia di coppia per amanti (2015, da cui è stato tratto il film omonimo per la regia di A. M. Federici), Mancarsi (2013), Sono contrario alle emozioni (2011), Mia suocera beve (2010), Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli, finalista Premio Strega), Da un’altra carne (2004), Voglio guardare (2002), Certi bambini (2001, Premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi), La donna di scorta (2001). Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori (2000), Crimini (2005), Crimini italiani (2008), Questo terribile intricato mondo (2008). È fra gli autori di Scena padre (2013), Giochi criminali (2014; con Giancarlo De Cataldo, Maurizio de Giovanni e Carlo Lucarelli) e Figuracce (2014). I suoi libri sono tradotti in molte lingue.

Giorgio Diritti regista, sceneggiatore e montatore. Il suo film d’esordio, Il vento fa il suo giro (2005), partecipa ad oltre 60 festival nazionali ed internazionali, vincendo una quarantina di premi. Riceve 5 candidature ai David di Donatello 2008 e 4 candidature ai Nastri D’argento dello stesso anno. Il suo secondo film, L’uomo che verrà (2009), viene presentato nella selezione ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma 2009, dove vince il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio D’argento, il Premio Marc’Aurelio D’oro del Pubblico e il Premio La Meglio Gioventù. Nel 2020 il suo film sulla vita del pittore Antonio Ligabue, Volevo nascondermi, vede la vittoria del protagonista Elio Germano come miglior attore alla 70ª Berlinale. Parallelamente all’attività cinematografica, documentaristica e audiovisiva, lavora attivamente in ambito teatrale dove produce e dirige vari spettacoli.

Ernesto Franco, laureatosi in lettere all’Università di Genova, ha lavorato presso le case editrici Marietti e Garzanti e insegnato alle università di Genova e Siena. Studioso della cultura ispano-americana, ha curato o tradotto opere di Jorge Luis Borges, Julio Cortazar, Alvaro Mutis, Octavio Paz, Ernesto Sabato, Mario Vargas Llosa; ha curato inoltre l’Antologia della letteratura fantastica con testi di Borges, Silvina Ocampo, Adolfo Bioy Casares (Einaudi, 2007). Dal 1998 è direttore editoriale della Einaudi. Nel 1999, con Vite senza fine (Einaudi), ha vinto il Premio Viareggio. È fra gli autori di Scena padre (Einaudi 2013) e Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).

Andrea Griminelli, flautista, allievo di Jean-Pierre Rampal e James Galway. La sua carriera concertistica lo ha portato nei più famosi teatri del mondo, impegnato con numerose orchestre e direttori di prestigio. Il suo debutto a livello internazionale avviene nel 1984 con Luciano Pavarotti nel concerto al Madison Square Gardens di New York assieme al quale intraprende un’intensa collaborazione. Negli anni successivi collabora, tra gli altri, anche con Elton John, James Taylor, Bradford Marsalis e Ian Anderson. Nel 1991 il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere mentre nel 2003 quella di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.

Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, è Professore ordinario di Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma. Tra i suoi libri ricordiamo Citizen Gay (2016); Mindscapes (2017; premio Viareggio-Giuria); Diagnosi e destino (2018); Io, tu, noi (2019); Al cinema con lo psicoanalista (2020). Ha scritto due raccolte di poesie: La confusione è precisa in amore (2012) e Alterazioni del ritmo (2015). Collabora con l’inserto culturale «Domenica del Sole-24 ore», «la Repubblica» e «il Venerdì», dove tiene la rubrica settimanale «Psycho» su cinema e psiche. Con Nancy McWilliams ha coordinato il progetto Psychodynamic Diagnostic Manual (PDM-2), vincitore dell’American Academy of Psychoanalysis Book Prize. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Musatti della Società Psicoanalitica Italiana e nel 2019 il Research Award della Society for Psychoanalysis dell’American Psychological Association.

La Toscanini NEXT un progetto innovativo de La Toscanini in collaborazione e con il sostegno della rete culturale della regione Emilia-Romagna. Un’orchestra formata da 51 musicisti under 35 che nasce e si sviluppa in Emilia-Romagna, con un’impronta nazionale, al servizio della comunità. L’interazione e commistione tra generi e stili è la cifra di riconoscimento della sua attività produttiva. L’orchestra ricerca infatti nuovi repertori, new note, in grado di coinvolgere generi e stili differenti, dal jazz al contemporaneo, dal musical, all’elettronica, alla musica da film; unisce sonorità classiche al pop sinfonico; offre ai giovani orchestrali la possibilità di confrontarsi con il repertorio sinfonico e cameristico più impegnativo, affascinante e popolare della musica classica contribuendo alla sua diffusione e valorizzazione.

Eliana Liotta, giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica, ha pubblicato a giugno 2020 per La nave di Teseo La rivolta della natura, scritto in collaborazione con il virologo Massimo Clementi e lo European Institute on economics and environment. È autrice di best seller tra cui La Dieta Smartfood, in team con l’Istituto europeo di oncologia (IEO), tradotta in oltre 20 Paesi, Il bene delle donne, L’età non è uguale per tutti e Prove di felicità. Firma due rubriche settimanali sul Corriere della Sera: una su Corriere Salute e una su Io Donna. A Milano è vicepresidente del Teatro Dal Verme e fa parte del comitato scientifico per il palinsesto culturale del Comune «I Talenti delle donne». Ha vinto nel 2017 il Premiolino, il più antico premio giornalistico italiano, e nel 2019 il Bologna Award per la comunicazione della sostenibilità ambientale.

Giuseppe O. Longo, epistemologo e divulgatore scientifico, è professore emerito di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste. Ha introdotto la teoria dell’informazione nel panorama scientifico italiano (Teoria dell’informazione, Boringhieri, 1980). Si interessa alla comunicazione in tutte le sue forme, e si occupa attivamente delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico e scientifico (Il simbionte, Meltemi, 2003; Homo technologicus, Meltemi, 2001). È uno dei più importanti traduttori scientifici, avendo fatto conoscere in Italia le opere di studiosi quali Bateson, Hofstadter, Dennett, Eibl-Eibesfeld, Einstein, Minsky. A partire dal 1987 si è dedicato alla letteratura ed è autore di romanzi, l’ultimo è Sette stanze (Jouvence, 2020). Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, di intelligenza artificiale, di problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico, in particolare di roboetica.

Stefano Nanni, pianista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra. Ha collaborato con artisti di estrazione musicale tra le più diverse: dagli americani Steve Ellington e Amii Steward, a grandi jazzisti italiani come Paolo Fresu, Gianni Basso e Fabrizio Bosso, da Luciano Pavarotti a Vinicio Capossela. Collabora inoltre con vari artisti nell’ambito della musica pop, cinematografica, classica e, come compositore e direttore, con orchestre sinfoniche italiane e straniere, ensemble dei più disparati, Big Band e prestigiosi solisti Classici. Ha partecipato inoltre come compositore e pianista a vari spettacoli teatrali con Marco Paolini e Stefano Benni.

Filippo Pederzini, giornalista e responsabile ufficio stampa del Comune di Mirandola. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano “Nuova Gazzetta di Modena” e con altri quotidiani, riviste e giornali online. È stato inviato corrispondente dal Kosovo per la “Gazzetta di Modena”. Per la Repubblica di Abkhazia e per la Regione Autonoma del Nagorno Karabagh è stato osservatore Internazionale in occasione delle elezioni presidenziali.

Marco Scolastra, pianista, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Perugia. Ha suonato per importanti istituzioni musicali come Auditorium Parco della Musica e Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Parma, Auditorium dell’Orchestra “G. Verdi” di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Teatro La Fenice di Venezia, “I concerti del Quirinale”, Teatro di San Carlo e Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, Musei Vaticani, Conservatorio “P. I. Čajkovskij” di Mosca. Come solista ha suonato sotto la guida di importanti direttori d’orchestra: Y. Bashmet, C. Boccadoro, R. Gandolfi, H. Griffits, R. Hickox, L. Piovano, L. Shambadal. Ha collaborato con grandi nomi del concertismo e della lirica: V. Brodski, S. Brusco, R. Bruson, S. Cappelletto, A. Foà, R. Kabaivanska, D. Mazzucato, D. Rancatore, U. Pagliai, E. Pandolfi, Kodály Quartet. Ha registrato per Phoenix Classics, Stradivarius, Brilliant Classics, Decca, Rai 5 (Inventare il tempo).

Chiara Valerio, scrittrice e traduttrice, è responsabile della narrativa italiana della casa editrice Marsilio. Ha studiato e insegnato matematica per molti anni e ha un dottorato di ricerca in calcolo delle probabilità. Tra le sue pubblicazioni: per Einaudi La matematica è politica (2020), Il cuore non si vede (2019), Storia umana della matematica (2016) e Almanacco del giorno prima (2014). Per nottetempo ha tradotto e curato Tra un atto e l’altro (2015) di Virginia Woolf, Freshwater (2013) e Flush (2012). Lavora a Rai Radio3 e collabora con “L’Espresso” e “Vanity Fair”.

Roberto Vecchioni è uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia. Professore di greco e latino per tanti anni, è attualmente docente di Forme di poesia in musica presso l’Università di Pavia. Per Einaudi ha pubblicato La vita che si ama (2016), Il mercante di luce (2014), Scacco a Dio (2009 e 2011), Diario di un gatto con gli stivali (2006), Il libraio di Selinunte (2004 e, con una nuova prefazione in forma di racconto, 2007), Parole e canzoni (2002), Le parole non le portano le cicogne (2000) e Viaggi del tempo immobile (1996). Ha vinto alcuni dei premi e dei festival più importanti della musica italiana tra cui il Premio Tenco nel 1983, il Festival di Sanremo e il Premio Mia Martini della critica nel 2011.

Vincenzo Vincenti è professore di Otorinolaringoiatria e Audiologia dell’Università di Parma e svolge la sua attività presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, dove dirige l’Unità Operativa Semplice di Audiologia e Otorinolaringoiatria Pediatrica.

PRO-MEMORIA FESTIVAL

Mirandola, 16 – 18 ottobre 2020
Promosso e organizzato da
Consorzio per il Festival della Memoria
Soci fondatori: Comune di Mirandola, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola,
Coldiretti Modena, San Felice 1893 Banca Popolare

In collaborazione con
Giulio Einaudi editore

Soci sostenitori
Autocarozzeria Imperiale srl, Cpl Concordia Soc. Coop, Anna Maria Gambuzzi, Lions Club Mirandola, Rotary Club Mirandola

Main sponsor
Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola

Sponsor
Aimag, B.Braun, Cima spa, Coop Alleanza 3.0

Con il sostegno di
Cpl Concordia Soc. Coop, Liva Nova Sorin Group Italia, San Felice 1893 Banca popolare

Si ringrazia
Sidam, Tecna, Assicoop Modena e Ferrara Spa UnipolSai
Comitato scientifico

Presidente
Ernesto Franco (letteratura)

Roberto Balzani (storia), Lina Bolzoni (filosofia, arte della memoria),
Gian Piero Brunetta (cinema), Sandro Cappelletto (musica, teatro e spettacolo),
Alberto Melloni (storia, religione), Marino Niola (antropologia, tradizione enogastronomica), Alberto Oliverio (medicina, biologia)

Presidente del Consorzio per il Festival della Memoria
Giuliano Albarani

Direttore del Memoria Festival
Giampaolo Ziroldi

Segreteria organizzativa
Comune di Mirandola – Ufficio Cultura
Elena Benatti e Benedetta Lugli

Sito e grafica
Kina

Comunicazione e ufficio stampa
Ex Libris Comunicazione

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