L’Istituto Galilei e il nostro territorio – Gli anni 90

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L’Istituto Galilei e il  nostro territorio

Gli anni 90

Col censimento del 1991 si scopre che la popolazione del comprensorio mirandolese ha superato i 75.000 abitanti. Una crescita che va di pari passo con la diffusione delle aziende del settore biomedicale e dell’indotto, con il celere affermarsi dell’elettronica.

Ormai Mirandola è riconosciuta come capitale mondiale del biomedicale, in considerazione anche dell’elevatissimo rapporto aziende/numero di abitanti: si contano più di settanta aziende nel settore biomedicale! Il distretto mirandolese attira lavoratori dai comuni limitrofi appartenenti alle province di Mantova, Ferrara ed anche Rovigo.

Parimenti agli istituti scolastici secondari superiori di Mirandola, in particolare al “Galilei”, si iscrivono studenti di tutta l’area Nord di Modena e del Basso mantovano, con l’ambizione di diventare quadri delle aziende del territorio

Muore la Coop Muratori di Mirandola un po’ per scelte strategiche sbagliate, un po’ forse sull’altare sacrificale degli interessi del più ampio movimento cooperativo della provincia di Modena. Nessuna banca di Mirandola ha mai auspicato quella fine! Alta era la fiducia dei direttori degli istituti di credito e delle aziende locali dell’indotto verso di essa, la volontà comune era quella di salvarla.

In virtù della razionalizzazione della rete scolastica, dall’a.s. 1990-1991 l’IPIA, rimasta fino ad allora come sede coordinata dell’IPSIA “Corni” di Modena, è aggregata all’ITI “Galilei”, per dar vita ad unica istituzione che, con l’autonomia, assume il nome di Istituto Superiore Statale “Galileo Galilei”.

Attento ai cambiamenti sociali e alle nuove richieste formative, il “Galilei” si attrezza proponendo nuovi percorsi di studio. Con le sperimentazioni nell’ambito tecnico e liceale e con le modificazioni ordinamentali nell’ambito dell’istruzione professionale (ex Progetto’92) dall’a.s. 1995-96 viene introdotto il Liceo scientifico-tecnologico e viene attivato il corso “professionale” di abbigliamento e moda.

Queste innovazioni intercettano convenientemente le attese di studenti e famiglie e gli iscritti aumentano fino a toccare, a fine decennio, quasi quota 1200, facendone una delle scuole più popolate di tutta la provincia di Modena.

Dall’a.s.1996-97 vengono attivati anche i corsi post-qualifica (4^ e 5^anno) del professionale.

Persiste e si aggrava il problema viabilità. Spesso 60 minuti non bastano per il tragitto Mirandola Modena e per i colleghi di Modena è sempre più una iattura dover accettare una cattedra a Mirandola. Molto meglio andare in montagna, dove grazie agli sforzi profusi dalla Provincia e dalla Regione i tempi di percorrenza si sono dimezzati.

Inizia ad aleggiare nell’aria il mito della Cispadana (nel senso che sempre se ne parla e mai si realizza).

Le aziende di Mirandola e dell’Area Nord soffrono enormemente questo problema e se le multinazionali proprietarie delle aziende biomedicali non delocalizzano, questo lo si deve probabilmente – come confermano imprenditori del settore biomedicale – anche al “Galilei”, che garantendo una discreta preparazione ai suoi tecnici, contribuisce a formare quella rete di know how sul territorio stesso, difficile da trovare nei paesi in via di sviluppo pur con la manodopera a basso costo!

Ubaldo Chiarotti

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