Il calcio a Mirandola – Livio Luppi

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Livio Luppi

1978-Calcio-Mirandolese---Livio-Luppi Gent.conc.Alberto Bombarda

Il miglior talento di sempre

Ala-centravanti, nasce a Val­lalta di Concordia sulla Sec­chia, il 10/02/1948.

A Mirandola fin da giovanis­simo, cresce nel vivaio gialloblu, ed esordisce sedicen­ne in Serie D, nella stagione 1963-64.

Al termine del cam­pionato il passaggio al Mes­sina, allora in Serie A; nella stagione successiva, appena diciassettenne, esordisce nel­la massima serie calcistica, con la casacca giallorossa, il 25/04/1965, in Roma- Messina (0-1).

Attaccante tecnico e veloce, in Sicilia si ferma per cinque stagioni (tra Serie A, B e C), intervalla­te da una breve parentesi ad Empoli (in C); poi, quella che sarà una straordinaria carrie­ra nel calcio di vertice si im­preziosisce con le esperienze al Torino (due stagioni in Se­rie A ed il successo in Coppa Italia, nella stagione 1970­-71) e soprattutto all’Hellas Verona (cinque stagioni in A ed una in B), compagine che lo consacra definitivamente ai massimi livelli calcistici.

In casacca scaligera colle­ziona 158 presenze ufficiali e 34 reti, tra le quali la storica tri­pletta che, il 20 maggio del 1973, ultima giornata del campionato di Serie A, mise in ginocchio il Milan di Rocco e Rivera, sconfitto al “Bentegodi” di Verona per 5-3, e regalò lo scudetto alla Juventus, e vince in due occasioni il premio “Zona Stock”, assegnato dal perio­dico Guerin Sportivo all’attaccante più prolifico in “Zona Cesarini”. La sua carriera prosegue con Genoa e Pistoiese (in Serie B) e con il Mo­dena (in Serie Cl).

Chiude con il calcio professionisti­co con quasi 400 presenze all’at­tivo (di cui 144 in Serie A) ed una settantina di reti (28 in mas­sima serie).

Nella stagione 1981-82 il ritorno a Mirandola, da dove aveva spiccato il volo quasi vent’anni prima. A 33 anni è comunque ancora un lusso per l’Interregionale, autentico trasci­natore e spietato cecchino. Due stagioni e mezzo in gialloblu, poi il passaggio, nella stagione 1983­-84, a campionato in corso, al San Prospero (in Prima Categoria), di cui diverrà successivamente an­che allenatore. Smessi i panni del calciatore, ritorna a Mirandola in veste di dirigente (Direttore Spor­tivo e poi Responsabile Tecnico del settore giovanile).

Ricopre il ruolo di dirigente anche nella Poggese e nel Carpi.

Tratto da: Un secolo di calcio a Mirandola

Autori: Alberto Bombarda – Massimo Bruno

Anno: 2012


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