Antichi Palazzi – Palazzo della Cassa di Risparmio – Mirandola

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Palazzo della Cassa di Risparmio 1912

Mirandola, piazza Matteotti.

Come risulta dal volume edito dalla Cassa di Risparmio di Mirandola in occasione del cen­tenario della sua fondazione l’istituto di cre­dito ebbe la sua prima sede presso il palazzo municipale: ospite del Comune (che ne fu uno dei principali promotori) dal 1864 al 1898, quando il Consiglio di Amministrazione de­cise l’acquisto del palazzo Bergomi per ac­quisire maggiore spazio.

La nuova sede si ri­velò ben presto insufficiente per le rinnovate esigenze economiche della città e, bocciata la proposta di ristrutturazione del palazzo Ber­gomi, la banca acquistò il terreno per la co­struzione di un nuovo edificio, da erigersi do­po la demolizione delle fabbriche preesisten­ti, «uno stallo, una ghiacciaia, il pubblico ma­cello» (L. Zanoli, 1937). Il progetto venne affi­dato all’ingegnere comunale Alberto Vischi (Mirandola 1873-1951), già progettista delle scuole comunali e del macello pubblico, che concluse i lavori nel 1912.

Il palazzo da lui realizzato, di proporzioni massicce e solenni, è ispirato all’idea di alto decoro borghese dominante dalla seconda metà dell’Ottocento nell’architettura degli edifici di servizio pubblico e privato: mini­steri, stazioni ferroviarie, banche, assicura­zioni. Già dal 1877 a Bologna la Cassa di Ri­sparmio poteva vantare una sede prestigio­sa, ideata da Giuseppe Mengoni, che costituì certamente un modello. Al gusto eclettico che caratterizza l’edificio si accompagna l’i­dea novecentesca del coronamento liberty, cui corrisponde all’interno la copertura del salone in ferro e vetro. Elemento trasparente che, insieme al ballatoio con balaustra trafo­rata, alleggerisce la solennità classicheg­giante del doppio ordine di archi scandito da paraste.

Giovanni Benatti

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Palazzo della Cassa di Risparmio. Giar­dino 1914

Mirandola, piazza Matteotti 2.

Il disegno si riferisce al progetto redatto nel 1914 da Enrico Bonfiglioli della Ditta Bonfi­glioli e F. per la realizzazione di un giardino nel terreno attorno al Palazzo della Cassa di Risparmio di Mirandola. Secondo gli schemi consueti il giardino era distribuito in due zo­ne distinte: il parterre con giardino all’italia­na e colonnato scenografico da un lato del pa­lazzo, il parco all’inglese con alberi, arbusti e aiuole fiorite dall’altro lato.

Il giardino venne realizzato secondo il pro­getto ma negli anni si è via via degradato, tanto che nel 1987-88 ne è stato approntato il recupero dagli architetti Mauro Dalloca e Cesari Mari. Il progetto ha conservato le tipologie e i percorsi, «interpretando» l’origi­nario assetto.

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Giovanni Benatti

Tratto da : Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese

Cassa di Risparmio di Mirandola

Anno 1989

Le prime due immagini sono di proprietà del collezionista Roberto Neri

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