Sono poche le notizie certe sulla nascita e sulle vicende del salumificio Montorsi, nonostante si tratti di una delle più importanti e longeve attività industriali mirandolesi del Novecento.
Nell’Archivio storico comunale non siamo riusciti a rintracciare notizie (ma un’analisi più approfondita di quella concessa dai limiti di questo volume potrebbe certamente offrire migliori risultati) e nemmeno risultano molti documenti presso la famiglia Montorsi.
L’anno di nascita dell’industria è quasi certamente il 1920, quando Alberto Montorsi, che proveniva da una famiglia di “pionieri” della lavorazione delle carni insaccate e che aveva iniziato giovanissimo il suo tirocinio nell’industria del padre Francesco, arriva a Mirandola per fondare e dirigere il salumificio “Fratelli Montorsi”.
In una Mirandola che aveva superato la prima guerra mondiale e che puntava sull’economia agricola, sull’allevamento e sulla trasformazione dei prodotti per riprendersi dalle difficili condizioni conseguenti al conflitto, Montorsi non tardò ad espandere la produzione. Superata la crisi dei primi anni Trenta, la fabbrica arrivò ad impiegare alla metà del decennio 60-80 dipendenti, saliti 100 nel 1940.
Dopo il 1943 la fabbrica viene controllata dalle truppe germaniche e diviene oggetto di attacchi aerei alleati, che provocano danni.
Nel secondo dopoguerra l’azienda si riprende rapidamente raggiungendo livelli di eccellenza. Nel 1955, alla morte di Alberto Montorsi, che per i propri meriti professionali aveva ottenuto anche il tìtolo di cavaliere, subentrano alla guida dell’azienda i figli Francesco e Renzo. Il 18 dicembre 1955 la Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Modena assegna un attestato di medaglia d’oro alla ditta mirandolese «per lunga ed ininterrotta attività industriale».
La famiglia Montorsi continuerà a guidare l’azienda ancora per diversi anni, finendo poi ceduta ad un grande gruppo industriale del settore carni.
Fabio Montella
Tratto da: Un secolo di imprese “Cento anni di attività economica a Mirandola attraverso i documenti”
Testi di: Fabio Montella
Copertina e impaginazione: Alessio Bignozzi – Tipolito Salvioli
I documenti pubblicati sono di proprietà di: Centro Studi numismatici e Filatelici di Mirandola
Anno 2013
