Tradizioni d’Aprile – “Le Rogazioni”

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"La benedizione dei campi di grano"- Jules Breton - Anno 1857

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Le “rogazioni”, di cui le persone non più giovani hanno certa­mente memoria, ma che ora sono cadute nel dimenticatoio, erano delle processioni penitenziali di propiziazione per l’agricoltura; in altri termini erano lunghe processioni aventi lo scopo di chiedere l’aiuto del Signore per avere buoni raccolti agricoli.

Queste lunghe processioni dei fedeli si snodavano verso le strade di campagna, precedute dal sacerdote che ogni tanto si arrestava, recitava pre­ghiere e litanie e poi, con l’aspersorio dell’acqua santa, benediceva i campi, implorando l’aiuto di Dio.

Queste rogazioni erano di due tipi, quelle maggiori e quelle mi­nori. La rogazione più importante (detta anche “litania maior”) si teneva ogni anno nella giornata del 25 aprile; alcuni studiosi dico­no che veniva celebrata in sostituzione delle pagane “Robigalie”, anche perché, in un primo tempo, si tenevano solo nei dintorni di Roma. Invece le rogazioni minori (“litania minor”) si celebravano nei tre giorni che precedono la festività dell’Ascensione e nacque­ro quasi certamente in Gallia, attorno al 470, ad opera di San Mamerto. Dalla Gallia furono “importate” anche in Italia ai tempi di Papa Leone III alla fine dell’800. Questo Leone III passò alla storia come il famoso Papa che incoronò a Roma l’imperatore Carlo Magno, re dei Franchi.

Nei quattro giorni delle rogazioni era tassativamente prescritto il digiuno, inteso come “sacrificio” a favore della fertilità dei campi.

Tratto da: Antiche Tradizioni Mirandolane

Autore: Giuseppe Morselli

Edizioni Bozzoli

Anno 2006

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