Teatro Nuovo di Mirandola – Pubblicato il bando per l’appalto…

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E’ stato approvato il progetto di restauro e ripristino con miglioramento sismico del Teatro Nuovo di Mirandola, in piazza Costituente 7 e lo scorso 20 marzo è stato pubblicato il bando di gara per l’appalto dei lavori che saranno affidati mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Il Teatro, realizzato dall’ingegner Lorenzo Coliva nel 1904, per volontà di alcuni cittadini mirandolesi, è ancora oggi privato e il Comune di Mirandola si è reso disponibile al recupero assumendosi l’onere di intervenire in qualità di “soggetto attuatore”. Era il 29 maggio 2012 quando il sisma procurò al Nuovo ingenti danni, ancora oggi visibili ma che a breve, con l’avvio dei lavori, saranno riparati consentendo di recuperare uno degli edifici più rappresentativi per Mirandola.

L’Amministrazione comunale, su progetto autorizzato dalla Soprintendenza, ha provveduto ad anticipare alcune opere provvisionali, finalizzate alla messa in sicurezza del Teatro e consistenti in puntellature, calastrellature, ponteggi e teli di protezione dalle intemperie. Gli interventi di progetto per la riparazione del danno e miglioramento sismico del fabbricato sono stati preceduti dall’esecuzione di un puntuale rilievo dell’esistente, finalizzato a determinare le strutture resistenti, la loro geometria e la loro caratterizzazione tramite indagini diagnostiche, stratigrafiche e meccaniche. Tutte le indagini di rilievo hanno evidenziato le vulnerabilità legate a specifiche carenze e hanno permesso di eseguire le necessarie verifiche di sicurezza.

Il progetto di recupero e di valorizzazione ha avuto come principio il ripristino del Teatro nella sua forma originale, togliendo e trasformando volumi e spazi aggiunti nel tempo, permettendo una fruizione e una lettura degli spazi molto simile a quella che si aveva originariamente.

L’intervento sarà di restauro e ripristino con miglioramento sismico e, oltre ai danni, saranno risolte le carenze strutturali emerse a seguito del sisma; interventi di ripristino funzionale e impiantistico permetteranno inoltre la rimessa in esercizio del Teatro dotandolo delle più attuali innovazioni tecnologiche.

L’intervento prevede il riuso, come supporto a tutta l’offerta teatrale, sia dello spazio del ridotto con i necessari collegamenti dal Foyer e dal Teatro stesso, sia la ristrutturazione del Foyer e un miglioramento dell’accesso dalla biglietteria, che il superamento delle barriere architettoniche tramite la realizzazione di un ascensore che collega il piano terra con il ridotto e i vari ordini dei palchi. Altro importante capitolo sarà il completo restauro degli apparati decorativi e l’eliminazione delle superfetazioni e degli elementi incongrui con l’impianto originario. Da ciò discende la scelta, sempre legata e derivata da considerazioni di carattere strutturale, di ripristinare il fronte originario eliminando la cabina di proiezione in cemento armato e il muro in falso sul terrazzo grande dell’avancorpo che oggi racchiude un vano tecnologico non più utilizzato. Sarà realizzato un moderno impianto di climatizzazione. Saranno realizzati nuovi scenari di illuminazione, sia naturale che artificiale, della sala teatrale. L’eliminazione della vecchia cabina di proiezione, da tempo inutilizzata, permetterà il ripristino funzionale di luoghi dimenticati e di potere apprezzare l’ariosa spazialità architettonica originaria, nei volumi, nei materiali e nelle decorazioni.

Sono previsti interventi radicali nella dotazione tecnologica del teatro; dalle luci con proiettori a colori led per il palcoscenico, comandati in remoto dalla regia, alla movimentazione in automatico delle scene, alla video proiezione sino alla resa acustica sia delle riproduzioni video che delle voci in diretta degli attori sul palcoscenico.

«Il Teatro è importante per la sua storia, per il suo significato simbolico ma anche per le nuove funzioni che ospiterà – ha detto l’assessore a Ricostruzione e Centro storico Roberto Ganzerli – teatro, cinema, danza, incontri culturali di ogni genere per farlo diventare un
riferimento tutto l’anno per la nostra città ma anche per l’intera Area Nord. Mirandola sarà sempre più centrale per produttività, scuola, commercio, economia ma anche per la cultura».

Il Teatro Nuovo sarà riconsegnato alla città, rendendolo fruibile a un pubblico eterogeneo e molto vasto, trasformandolo in una moderna “macchina culturale” per tutti. Il recupero del Nuovo, presentato ad Amministrazione comunale e palchettisti proprietari del Teatro, sarà realizzato dagli architetti ferraresi Adriano Lazzari, progettista e coordinatore, da Henry Gallamini, direttore dei lavori e seguiti dal responsabile unico del procedimento architetto Michela Di Leva.

L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 4.468.596 euro e beneficerà sia di un contributo della Regione Emilia-Romagna per la ricostruzione post-sisma 2012 pari a 4.387.092 euro che di un cofinanziamento da donazioni/sms pari a 81.503 euro. La conclusione dei lavori è fissata per il 2021.

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