Ragas a gh’è la fera a Mirandla – ultima puntata ( pubblicato il 19/5/2012)

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Ma quant’an g’ha la nostra fera? A star al dit d’ast’ann l’è l’ann 208. Donchina: 2012 – 208 = anno 1804 ma! L’è pò vèra?

Nel libretto/catalogo programma della fiera del 1948, in perfetto stile dell’epoca, vengono raffigurati due volitivi lavoratori: una contadina e  un fabbro ( si deduce dal martello particolarmente grosso) che camminano con passo deciso (penso) verso il futuro, l’uno accanto all’altra. Ebbene, nel catalogo viene scritto “terza fiera campionaria”.

Quindi 1948 la terza, 1947 la seconda…. vuol dire che la prima è del 1945!

Fino ai primi anni 70 la fiera era in luglio. Ricordo il caldo torrido, giostre nel polveroso piazzale dei giardini “nuovi”, bancarelle in via Agnini, in piazza le macchine agricole.. tantissime.

Poi l’hanno spostata in maggio, è dal quel momento che sono comparsi improvvisamente cent’anni è più di esistenza.. un bel mistero! Fattostà che da quell’anno la fiera “l’han g’ha avu più rechia!”. I l’han spustada dapartut, tutt i’an bisgnava sarcar il bancareli (adesa in gh’en più). N’an a quert, n’an dasquaciada, n’an intoran al teatar, n’an sol in piasa. A seconda di besi ca gh’iva al Comun, la fera la dvintava più picula o più granda.

L’unica costante l’era armasa il giostri, là in du gh’era la “barachina” ad Meschieri. In compenso, in alternativa al “cald ad lui”, l’era dvintada la fera dl’acqua!

Ai primi nuvoloni di maggio, si cominciava a dire (e tutt’ora si dice): as prepara al tèmp par la Fera!

Grazie alla collezione di Claudio Sgarbanti pubblichiamo alcune pagine del catalogo programma della fiera del 1948, in cui è rappresentata una “chicca” veramente fantastica: “La MOTO FUTURO”, che ha avuto modo di essere ammirata in una gimkana al campo sportivo il 22 agosto 1948

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