Nato a Mirandola il 17 gennaio del 1760 studiò nei collegi degli Scolopi di Mirandola e Pieve di Cento laureandosi in filosofia e teologia.
Storico e poligrafo illustre, fu uno degli scolopi più in vista nell’ultimo scorcio del settecento. Successore del celebre Tiraboschi nella Biblioteca Estense di Modena, passò poi alla cattedra di Storia e Diplomatica nell’Università di Bologna, essendo anche stato per molti anni segretario della Società Italiana dei Quaranta.
Lo Zar Alessandro I di Russia gli offerse la cattedra di Storia Romana all’Università di Wilma, ridonata dall’Imperatore alla primiera celebrità, ma il Pozzetti ricusò l’alto incarico.
Poeta, critico,oratore, Pozzetti ha lasciato una cinquantina di saggi, tra cui dominano le biografie letterarie, sia per quantità sia per interesse. Ha inoltre pubblicato uno studio su Dante e un contributo alla biblioteconomia materiale.
Notissime le “Lettere Mirandolesi scritte al Conte Ottavio Greco”. Sono ventidue e contengono la Storia della Mirandola.
Morì a Bologna il 18 aprile 1815
Lettera autografa, datata 15 novembre 1807, di Pompilio Pozzetti a Francesco Tognetti,uomo politico, letterato, titolare della cattedra di Eloquenza e Poesia all’Università di Bologna, segretario dell’Accademia di Belle Arti dal 1823 al 1845, bibliofilo e collezionista.
1810 Dissertazione di Pompilio Pozzetti su un testo di Guglielmo Roscoe dedicato a Lorenzo de Medici detto Il Magnifico