Omaggio a Riccardo Pellati

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VIA-ROMA-2

Riccardo Pellati, 84enne conosciutissimo sanfeliciano per i suoi lunghi ed eclettici impegni: insegnante, giornalista, organizzatore del premio nazionale di poesia dialettale, collaboratore del piccolo coro dell’Antoniano…

Ma anche di cultore del dialetto, amico e ispiratore della maschera Tugnon, tanto da curare con lui il ‘Lunari ad Tugnon”, fino a qualche tempo fa. Pochi anni fa aveva dato alle stampe un volumetto di foto e racconti.

“Avanti il 28” e Tugnon entra.

“Lei come di chiama?”

“Tognoni Antonio detto Tugnòn”

“Professione”

“Cusa vùal dir ? »

« Lei cosa fa »

« Adessa an fagh gniant »

« Quindi BENESTANTE »

« Ch’al vrev dir ? »

« Che state bene »

« Alo­ra agh mèta pur MALVIVENTE, parchè mi a viv mal ! ».

« Sua moglie come si chiama ? »

« Iusfina »

« Professione »

« Donna di strada »

« Ma come ? !»

« Sì, sgnor, la sta sèmpar in strada a ciacaràr con gli amighi quand la va a far la spesa ».

« Cosa accusate ? »

« Iar sira ho accusa tri ass meno spadi e quèla ad copp e po’ em pers li stess ! »

« Ma io dicevo che male ha ? »

« Mi a g’ho mal a la testa e mal a la pansa »

« Vediamo allora… quanti anni ha ? »

« Santaquàtar »

« Dica 33 »

« Parchè devvia dir trentatri se a n’ho santaquàtar ! »

« Ma no, dica 33, la parola trentatrè ! ».

« Lei fuma ? »

« Si, si, sgnor »

« Vede, fumare da una parte fa bene, ma dall’altra… »

« Ma mi, sgnor, da cl’altra an n’ho mai fuma ! ».

« Cosa vi ha detto il medico di famiglia ? »

« Al m’iva ditt ad magnar dla carna ad cavai e a m’è carsù i girament ad testa… as ved cl’ira un cavàl da circo eque­stre ! ».

« Non le ha detto altro ? »

« Al m’ha ditt d’eliminar in dal bagn al sapone Camay, parchè l’è quél ch’al fa girar la testa !…».

« Si spogli »

« Al guarda, sgnor, che mi an son minga la Raffaella Carrà ! »

« Eh ! ma che pancione »

« Al cucia pian, par piasèr, ch’an suceda d’il complicasiòn ».

« Lei, caro signor Tonioni, non deve bere vino, liquori e caffè, non deve mangiare insaccati, fritti e umidi, deve rinunciare ai grassi e alla pasta asciutta »

« Al scusa, gnor dutòr, possia guardar la televisiòun ! ? ».

« Non faccia lo spiritoso, prenda, e riempia questo modulo, subito. Vado e torno ».

(Tugnòn, col disturbo intestinale che ha e con le pressioni esercitate dal medico, non aspettava di meglio ! … riempie il modulo di carta, prende i quattro angoli e al ritorno del medico gli consegna il tutto ! ! ! ).

Alla Mutua sembra sia scoppiata la peste e le urla del sanitario si fanno strazianti, mentre il fetore invade l’ambulatorio.

« Prima am dis d’impinìr al modulo e po’ as mett a sigàr cme un matt ! Mi agh sicur che a la Mutua an vegn più gnanch se a son dria a murir ! ». « Ma è lei che mi fa morire asfissiato (e sviene) ».

Tugnòn esce spaventatissimo, commentando « Chi a l’avrèv mai ditt, puvrètt, l’ira più ammala che mi!!”

Riccardo Pellati

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