Via Marsala.

La prima parte, che va dal piccolo piazzale di via Milazzo fino a via Verdi, era denominata “Strada del Ghetto” dal 1834. A quell’anno risale infatti il primo documento ufficiale che la nomina in codesto modo, ma sicuramente era chiamata così già da molto tempo; infatti il ghetto degli ebrei fu istituito alla Mirandola nel 1602, ma era già scomparso nella seconda metà del seicento.

La seconda parte, che va da via Verdi ai viali, era chiamata ufficialmente dal 1581 “Strada di Borgo Bruggiato”. Tale nome era già in uso nel 1460 quando le sue botteghe vennero distrutte da un incendio. Una curiosità: anche il piccolo piazzale di via Milazzo era precedentemente conosciuto come “Piazzale del Ghetto”.

Via Milazzo.

Partendo dalla piazza incontriamo il voltone sotto la casa Tosatti che nel 1828 è conosciuto come “Voltone dé Ramari”, alludendo al lavoro dei ramai costruttori di oggetti in rame.

Passato il voltone ci troviamo sul “piazzale del Ghetto”, così conosciuto ufficialmente dal 1830, perchè ci abitavano gli ebrei. Andando avanti eccoci in “Strada Messora” così chiamata dal 1636 e che termina all’incrocio con l’odierna via Verdi. L’origine di tale nome è incerto; potrebbe derivare da un cognome come dalla forma arcuata della via, fà uatar.

Attraversato l’incrocio eccoci sulla “Strada della Scudaria di S.A. Ser.ma” nel 1720. Ovviamente vi erano le scuderie del Duca di cui si hanno ancora notizie documentate nel 1786. La strada termina sulla Circonvallazione. Nel 1865 il riordino delle vie cittadine riunisce questi quattro tratti e nasce via Milazzo, nome derivante dalla battaglia che consegnò la Sicilia nelle mani di Garibaldi.

Vanni Chierici

Fonte: Mauro Calzolari (Toponomastica storica del comune di Mirandola).