Ed eccoci qua ad un nuovo appuntamento con l’astrofotografia dalla bassa, alla scoperta dei segreti del cosmo.
L’ultimo mese ci siamo lasciati con la nebulosa M27 la suddetta “Dumbell Nebula” una nebulosa planetaria situata a 1360 anni luce da noi.
Oggi come da titolo andiamo a vedere un’altra nebulosa planetaria, la “Ring Nebula” o nebulosa ad anello, l’oggetto n.57 del catalogo Messier.
La troviamo nella costellazione della Lira, ben visibile vicino allo zenit in questo mese fin dal primo buio: l’asterismo è facilmente riconoscibile grazie a Vega, una delle protagoniste del cielo estivo.
Per trovare la nebula ad anello (non visibile ad occhio nudo) dobbiamo spostarci verso la parte inferiore della costellazione, la troveremo in mezzo tra Sulafat e Sheliak nella porzione inferiore.
Come già detto prima è una nebulosa planetaria, ossia quel che rimane di una stella di massa simile a quella del nostro sole arrivata a fine della sua esistenza: esaurito il materiale a disposizione e non avendo sufficiente massa per trasformare i vari elementi presenti in materiali più pesanti è venuto meno l’equilibrio tra la gravità e la pressione dei gas in espansione, con un ultimo soffio di vento solare ha disperso i materiali più leggeri ed esterni dando origine alla nebulosa in questione.
La foto qui sopra l’ho eseguita sempre col mio telescopio privato qui dalla bassa in mezzo alle case ed ai lampioni nonostante le difficoltà operative sono riuscito ad ottenere un buon livello di dettaglio con appena 4 ore di segnale acquisito.
Rispetto l’altra nebulosa M27 possiamo notare che questa ad anello è molto più piccola: infatti stiamo guardando un oggetto che si trova a circa 2000 anni luce da noi.
Un altro dettaglio che salta subito all’occhio è la diversa forma e i diversi colori rispetto l’altra nebulosa: probabilmente nella nebulosa ad anello stiamo guardando da uno dei poli della stella, mentre nella precedente M27 la stiamo osservando frontalmente.
M27 – Dumbell Nebula | M57 – Ring Nebula |
La Nasa ha osservato di recente con il telescopio spaziale James Webb la medesima nebulosa ed abbiamo la fortuna di poterla osservare con un livello di dettaglio e definizione straordinari: inoltre la vediamo nella banda del vicino infrarosso.
Le fotocamere di Webb sono studiate per catturare l’emissione infrarossa di ciò che osserva: nello specifico questa immagine è stata ottenura con lo strumento NIRCam (acronimo di Near InfraRed Camera) che vede lo spettro della luce con una lunghezza d’onda tra i 0.5 ed i 5 micron: la luce visibile ha una lunghezza d’onda da 380 a 750 nm (una lunghezza d’onda molto più stretta rispetto l’infrarosso)
M57 vista da James Webb – CREDIT: Nasa / JPL / JWST |
Se ve ne siete resi conto ci stiamo allontanando sempre di più dal nostro amato pianeta Terra, abbiano iniziato con le aurore boreali ed il sole, le prime nebulose planetarie entro i 2000 anni luce, nel prossimo episodio ci allontaneremo sempre di più alla scoperta di nuove nebulose e galassie.
Segnatevi queste date!
-Sabato 14 settembre: per il giorno internazionale dell’osservazione lunare, sarò presente al giardino botanico della Pica insieme all’associazione “Cresciamo Insieme” di San Felice S/P in una serata divulgativa per famiglie (prenotazione obbligatoria V. numero di telefono sul volantino)
-Sabato 21 settembre: presso l’agriturismo Centofiori di Marzaglia (Modena) ci sarà una serata osservativa con i telescopi, andremo a vedere in dettaglio Giove, Marte e Saturno e qualche galassia vicina a noi.
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Per oggi è tutto, come al solito vi auguro Cieli Sereni!
Latitude 44.5 – Luca “Orione” Reggiani
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