Correva l’anno 2011 quando decidemmo, con l’aiuto delle insegnanti delle Scuole Elementari di Mirandola, di filmare alcuni alunni che recitavano le filastrocche ed i proverbi della nostra Bassa in dialetto. Sul nostro canale You Tube sono presenti tutti e presto, piano piano, li pubblicheremo anche sul sito.
Per ora, vista la data, vi mostriamo il più conosciuto e famoso recitato da Simone.
Purtroppo è una tradizione ormai in disuso, si passava il mattino del primo dell’anno nuovo, per augurare un buon anno e ricevere un piccolo obolo, qualche monetina, però attenzione, non erano accettate le bambine, ritenute portatrici di disgrazie se si mostravano per prime.
Ci auguriamo che questa tradizione venga ripresa, che i genitori accompagnino i piccoli dai parenti ed amici ed insegnino loro questa piccola filastrocca.
Come pure ci auguriamo che vengano abbandonate queste inutili discriminazioni dando anche alle bambine questa piccola soddisfazione.
bellissimo, suggerisco una realta, ci si alzava all’alba, le quattro o le cinque, ancora buio, in modo di arrivare a bussare alla porta per primi, di solito si andava in gruppetti di amici, così si riusciva a condizionare in parte, coloro che dovevano l’obolo, a donarlo a tutti, il rovescio della medaglia; spesso ai tempi capitava che ci offrivano un “goccetto di liquore” OPS visitando tante case, si faceva il pieno, anche se “piccole gocce in piccoli bicchierini” e si perdeva la strada di casa, al contrario con freddo e neve, NN si soffriva il freddo, l’attenuante dal “razdori; d’hai bev a’cse tan gha minga fred” con simpatia un grazie a tutti, BUONE FESTE BUON ANNO e Buona vita Sempre !
il seguito di coloro che NN donavano, per varie ragioni, la filastrocca terminava male ” dopo l’ultimo pezzo “la bona man l’an vegn a me, e se t’an nam dha gnet, at mand dal mal a nha sident” noi piccoli piccoli, si imparava dagli altri, nel bene e nel male! questa la realta’ buona vita sempre!