Il “mastino” del centrocampo dal tiro micidiale.
Difensore, ed all’occorrenza centrocampista, nasce a Mirandola I’08/08/1945.
Cresce nel fertile vivaio gialloblu e si affaccia in prima squadra nelle prime stagioni negli anni Sessanta, in Serie D.
Diventa presto un cardine della formazione giallo-blu, tanto da meritarsi, al termine della stagione 1963-64, appena diciottenne, la chiamata del Messina, allora in Serie A. In Sicilia Cavazza si ferma per cinque stagioni, tra Serie A, B e C, collezionando oltre 100 presenze ufficiali.
Il suo esordio nella massima serie è da brividi: il 13 settembre 1964, in Messina-Juventus (1-1 il finale), gli viene assegnato l’ingrato compito di marcare nientemeno che Omar Sivori, il talentuoso argentino della Juventus di allora.
Dopo Messina, la sua carriera proseguì a Potenza (quattro campionati in Serie C) e con la Nuova Igea Virtus di Barcellona Pozzo di Gotto (in Serie D), prima del ritorno a Mirandola, in Promozione (a metà degli anni Settanta), dove chiuse la carriera agonistica.
Si distingueva per generosità, potenza e precisione del tiro.
Appese le scarpe al chiodo fece ritorno a Messina, dove scelse di vivere e
lavorare. Morì a Pavia, il 22 gennaio del 2008.
Tratto da: Un secolo di calcio a Mirandola
Autori: Alberto Bombarda – Massimo Bruno
Anno: 2012
Sono Mercedes Cavazza e mi ha fatto un immenso piacere leggere delle parole così belle che raccontano il mio meraviglioso padre che io adoravo e che per sempre amerò in ogni mio respiro.
Buon giorno Mercedes, lei non si ricorderà della mia famiglia, o forse ne avrà sentito parlare dai suoi genitori. Mio padre era un grande amico di Giacomo, tuo nonno, e io mi ricordo I pranzi a casa mia, io sempre di fianco a Nunzio, il mio idolo. Se ben ricordo, tua madre si chiama Giusy, una bellissima donna. Ricordi indelebili. Vorrei sapere come state. Un abbraccio. Stefano.