Antichi palazzi – Casa ex Paltrinieri (Già farmacia) – Cavezzo

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L’edificio, innalzato verso il 1919-20 dall’architetto Giacomo Masi di cui costituisce forse la realizzazione più singolare almeno sotto l’aspetto dell’ornato, rispetta la tradizionale tipologia del villino a cavallo tra Otto e Novecento.

 La costruzione originaria, ove sino alla metà degli anni Settanta aveva sede la farmacia Paltrinieri, fu poi in seguito notevolmente ampliata dai nuovi proprietari, pur rispettando in linea di massima la coerenza del fine ed originale trattamento decorativo del laterizio, che conserva un tono caldo e tenue.

In particolare, la sorvegliata sensibilità eclettica e revivalistica dell’architetto cavezzese si esprime qui, in modo assai originale, in un trattamento della superficie con eterogenei inserti in cotto di scarso aggetto, quasi calligrafici, che donano al paramento murario un tattile sensibilismo.

Figure di gusto araldico, poste sotto le finestre, sono poi profilate privilegiando l’angolo retto suggerito dal laterizio, conferendo un’idea di ricamo su quella parete che diventa dunque tessuto, propria di certe concezioni estetiche ottocentesche di origine mitteleuropea sull’origine dell’architettura.

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Peraltro è avvertibile una generale cifra stilistica che riconduce certo alla tradizione protorinascimentale padana, pur senza pedanti e palesi debiti formali.

Gian Luca Tusini

Tratto da: Per una storia di Cavezzo

A cura del Comune di Cavezzo e Fondazione culturale “Gino Malavasi”

Anno 2002

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