Risposta alla lettera aperta di Ubaldo Chiarotti dai Giovani Democratici

Commenti (2) Ubaldo Chiarotti racconta

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Risposta alla lettera aperta di Ubaldo Chiarotti

Caro Ubaldo,

ti ringrazio per gli auguri di buon lavoro che hai offerto a noi e ai nuovi dirigenti locali del centrosinistra e ti rispondo a nome dei Giovani Democratici della Bassa Modenese alla tua lettera aperta pubblicata su “Al Barnardon”.

Le amministrative del 2019 sono state un passaggio importante per il territorio perchè hanno segnato la sconfitta del centrosinistra a San Felice e Mirandola, i due comuni più popolosi, dopo rispettivamente 25 e 75 anni, ma allo stesso tempo negli altri 5 comuni dell’Area Nord il centrosinistra è rimasto al governo.

Mi permetto di segnalarti come manchi completamente dalla tua analisi il terremoto che congiuntamente alle due crisi economiche del 2007-2008 e 2011-2012 sicuramente non ha incentivato il rapporto con i cittadini dato che quelle persone che costituivano il partito locale erano impegnate con le mani letteralmente nel fango nella macchina amministrativa per risollevare i nostri paesi completamente rasi al suolo. Questa “dimenticanza” non rende giustizia a quelle persone che sono purtroppo venute a mancare a seguito di quelle tragiche scosse, alla popolazione colpita che ha lottato per ricostruire da 0 i nostri paesi e a quelle donne e uomini delle istituzioni che hanno lavorato giorno e notte per recuperare i fondi necessari per non fare morire i nostri paesi sacrificando vita, salute e famiglie per spirito di servizio nella comunità.

Questo deve essere chiaro perchè se oggi siamo a buon punto (non è finita la ricostruzione in tutti i comuni) rispetto ad altre tragiche calamità avvenute nel resto di Italia, lo dobbiamo in primis ai nostri cittadini che sono rimasti qui contribuendo attivamente alla ricostruzione, alle imprese che hanno creduto nel territorio continuando ad investire e alle istituzioni che si sono prodigate per evitare le potenziali delocalizzazioni garantendo così il lavoro a migliaia di lavoratori e scongiurando il conseguente spopolamento che si sarebbe verificato.

Non verrà mai meno l’impegno ad allargare i nostri rapporti personali, prima ancora che politici, per cercare di rappresentare al meglio tutte le problematiche dei cittadini partendo da quella base di valori e idee condivise che ci identifica e contraddistingue da altre realtà politiche.

Un esempio del lavoro intrapreso dopo le amministrative 2019 credo sia l’operazione messa in atto dal gruppo liste civiche e PD che siede in UCMAN riguardo alla visione di sanità dell’Area Nord. Questo ha permesso lo stanziamento da parte della regione di oltre 30 milioni di euro di investimenti per potenziare la sanità del distretto di Mirandola e del nostro ospedale, al contrario di altri che desiderano costruire l’ospedale baricentrico con Carpi.

Mi permetto di aggiungere che come Giovani Democratici della Bassa Modenese abbiamo costruito sempre con il gruppo consigliare in UCMAN una mozione dedicata alla svolta verde necessaria per rendere sostenibile il territorio, bocciata dal centro-destra definendola una “gretinata”.

Non ci fermeremo qui perchè noi, al contrario di come sostieni, non siamo servi di qualche quadro o dirigente provinciale o regionale, ma siamo a SERVIZIO delle nostre comunità perchè amiamo come tutti la terra dove abitiamo.

Concludo citando Sandro Pertini, in quanto sono convinto che “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.

Il segretario dei Giovani Democratici

Matteo Silvestri

2 Responses to Risposta alla lettera aperta di Ubaldo Chiarotti dai Giovani Democratici

  1. Ubaldo Chiarotti says:

    Buongiorno GD, grazie per aver letto la mia lettera, non mi sono scordato del terremoto 2012. Non ho voluto parlarne perché avrei dovuto a quel punto parlare anche di come Provincia e Regione hanno approfittato vigliaccamente di esso per declassare il nostro ospedale togliendoci circa 78 posti letto senza nemmeno rispettare il PAL appena firmato nel 2011. Dico vigliaccamente perché mentre i nostri Sindaci combattevano contro il terremoto giorno e notte, intontiti dalla fatica e dagli eventi che si susseguivano, lavorando anche discretamente bene, qualcuno comodamente seduto a Bologna e Modena pensava a come approfittare del momento per “ristrutturare” la sanità a nostro grave danno. Avrei dovuto parlare anche dei padiglioni vuoti del nostro ospedale attrezzati con l’ossigeno in ogni stanza ma nonostante ciò a Bologna e Modena si è deciso di privare il S. M. Bianca di ben tre reparti; Cardiologia, Ortopedia e Chirurgia e trasformarlo praticamente in toto, Ospedale Covid 19, ma ora siamo in guerra e rispettiamo gli ordini dei comandanti. Finita l’emergenza ne riparleremo.

  2. Giorgio Morselli says:

    La realta’ mirandolese è ben visibile e onorta da tutto il mondo, siccome abbiamo considerazione e rispetto molto grande. poi ognuno puo’ valutare e trarre opinioni liberamente ,come tali li puo’ esprimere. Ma appunto grande rispetto per un tessuto sociale, che ha dimostrato e dimostra di avere grande importanza e considerazione, forse non è un caso o merito solo di qualcuno se Mirandola ha raggiunto tali vette. ma credo “anche” da una conduzione politica di chiara oculatezza e attenzione verso i bisogni dei cittadini. E’ vero I giovani non hanno bisogno di sermoni, ma di tenacia nella loro voglia di fare , anche quando le delusioni vengono a colpire, la continuazione degli impegni, nella mediazione dei rapporti con altri , è la vera forza di chi conduce battaglie per migliorare la vita di tutti. La comunione degli intenti alla fine deve prevalere, chi dimentica questo e va per sentieri solitari , forse puo’ cadere in buche nascoste , nonostante siano coperte da tappeti sgargianti.

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