Prosegue il percorso partecipativo….

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PROSEGUE IL PERCORSO PARTECIPATIVO SUL FUTURO DELL’OSPEDALE

Prosegue il percorso partecipativo sul futuro dell’ospedale “Santa Maria Bianca” promosso dal Comune di Mirandola. Per impegni sopraggiunti, la prevista assemblea con il Presidente della Regione Stefano Bonaccini di lunedì 19 ottobre è rinviata a data da destinarsi. In un comunicato stampa diramato nei giorni scorsi, lo stesso Bonaccini ha ribadito l’impegno della Regione a riqualificare il “Santa Maria Bianca”, «come dimostra l’apertura del nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia. Dal percorso partecipativo – ha detto il Presidente – sono emersi i punti di forza di questo ospedale ma anche alcune criticità, alle quali intendiamo dare risposte puntuali ed efficaci, per una struttura che guardi al futuro e non al passato».

Sono nel frattempo arrivate molte risposte dei cittadini al questionario promosso dal Comune nell’ambito del percorso partecipativo. Un resoconto dettagliato delle questioni emerse e dei punti di forza e di debolezza dell’ospedale sarà presentato nel prossimo Consiglio comunale.

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COMUNICATO STAMPA DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

Sanità – Aperto oggi il nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Mirandola

Il presidente Bonaccini: “Un ulteriore tassello per la qualificazione post terremoto dell’ospedale Santa Maria Bianca”

Bologna – «La qualificazione post sisma dell’ospedale di Mirandola procede, come dimostra l’apertura di oggi del nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia». È quanto puntualizza il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, anche alla luce del percorso partecipativo avviato dal Comune di Mirandola, che sta coinvolgendo operatori sanitari, associazioni e cittadini, fornendo importanti stimoli per il futuro del “Santa Maria Bianca”.
«Dal percorso – prosegue Bonaccini – sono emersi i punti di forza di questo ospedale ma anche alcune criticità, alle quali intendiamo dare risposte puntuali ed efficaci, per un ospedale che guardi al futuro e non al passato. Per noi – afferma il Presidente – l’ospedale di Mirandola va qualificato perché rappresenta il riferimento indispensabile per un ampio bacino di persone. Occorre innanzitutto ridurre i tempi delle liste d’attesa, un fenomeno che non riguarda soltanto Mirandola, ma per il quale la Giunta regionale ha intrapreso azioni importanti, che stanno dando i primi risultati positivi. Nello specifico del “Santa Maria Bianca”, la strada per ridurre i tempi delle prestazioni passa attraverso il funzionamento a pieno regime della Chirurgia, l’ulteriore specializzazione di Ortopedia e la garanzia del personale necessario in modo continuativo».
Per Bonaccini occorre, inoltre, migliorare i percorsi dei pazienti prima e dopo il ricovero, attraverso un potenziamento del legame tra territorio e ospedale.
«Le risorse per finanziare e progettare i lavori della Casa della Salute, la Lungodegenza e la Riabilitazione ci sono. Ora occorre spingere l’acceleratore sulla strada fin qui intrapresa. Da un lato bisogna tenere assieme il completamento della ricostruzione post-sisma e la riorganizzazione dei servizi interni. Dall’altro occorre guardare ancora a più lungo termine, partendo da ciò che già avviene quotidianamente nel lavoro comune fra gli ospedali di Mirandola e Carpi, per rafforzare ulteriormente l’integrazione ospedaliera dell’area provinciale a nord del capoluogo».

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