PNSP: Quale futuro per l’agricoltura del Secchia?

Commenti (1) Notizie

PNSP: QUALE FUTURO PER L’AGRICOLLTURA DEL SECCHIA?

Ieri 21 febbraio 2019 il Consiglio Comunale di Modena ha perpetrato l’ennesima beffa nei confronti del Mondo Agricolo.

Tutti si riempiono la bocca con la salubrità e salvaguardia del territorio, con l’indispensabilità dell’operato degli agricoltori come primari tutori di tutto quello che è ambiente, poi nella realtà dei fatti tutto questo si traduce in azioni e comportamenti contrari a queste enunciazioni. Prova ne è la mozione che è stata deliberata a margine dell’approvazione dell’istituzione del PNSP (Paesaggio Naturale Seminaturale Protetto). Infatti la mozione esprime tutte le criticità riguardanti la sicurezza idraulica, la fruizione, l’accessibilità, l’urbanizzazione e la realizzazione di infrastrutture da parte di chi trae reddito dalle attività agricole, considerando anche le problematiche legate alla gestione della fauna selvatica, non solo quella opportunista, che crea innegabili danni alla sicurezza idraulica di tutto il territorio.

La delibera di istituzione viene “addolcita” con la proposta di costituire tre tavoli: uno politico comunale permanente volto a supervisionare la redazione dei nuovi PUG (Piano Urbanistico Regionale), uno politico provinciale per la condivisione degli strumenti di pianificazione e regolamentazione comunali ed uno tecnico provinciale per l’analisi degli obiettivi del PNSP e delle norme che insistono su tutto il territorio e sulle attività provinciali. Addolcimento che profuma di sapore elettorale; per giustificare un progetto che di per sé non aggiunge nulla alla valorizzazione del territorio ed alla sua sicurezza vengono creati una sovrastruttura e tre tavoli politici, con la presunzione che collaborino con i portatori di interesse, coinvolti fino ad ora solo marginalmente e non in modo sostanziale. Spiace constatare che il ruolo dell’agricoltura sia ricondotto e limitato solo ed esclusivamente alla valorizzazione dell’offerta agrituristica, di ospitalità rurale ed alla realizzazione di orti urbani e periurbani, quando al contrario la nostra agricoltura di questi territori è soprattutto produzione di eccellenze DOP ed DOC, quali: frutticoltura, viticoltura, zootecnia, invidiateci da tutto il mondo. Il confronto di questi mesi, afferma il Presidente di Confagricoltura Modena Gianfranco Corradi, doveva portare a maggiori approfondimenti rispetto alle forti criticità sollevate sul PNSP, che ha una perimetrazione di circa 16 mila ettari e che coinvolge ben 16 Comuni di cui 3 Reggiani. Nonostante il permanere di queste perplessità, come evidenziato anche dalla stessa mozione alla delibera, registriamo con grande rammarico l’approvazione, fatta notte tempo, da parte del Comune Capoluogo della Provincia con le amministrative alle porte.

Confagricoltura Modena

 Via Emilio Diena, 7                                                                                                      41122 Modena (MO)

Tel.:  +39 059453403

Fax:+39 059451295

E-mail: m.roncadi@confagricolturamodena.com – stampa@confagricolturamodena.com

http://www.confagricoltura.org/it/modena/chi-siamo.html

One Response to PNSP: Quale futuro per l’agricoltura del Secchia?

  1. daniela says:

    Come creare dei posti che non si possono certo definire di lavoro, sarebbe troppo, ma semplicemente diventano un modo per sistemare dei politici stipendiati (anche bene) sempre sulle spalle delle imprese, che già nel settore agricolo “arrancano” con difficoltà. D’accordo col comunicato di Confagricoltura. Il PNSP pone forti limiti e vincoli all’attività agricola (v. studio di fattibilità pubblicato nel 2018), senza che i soggetti interessati siano mai stati interpellati. Sui 15mila Ha. del Parco San Prospero, con una superficie territoriale di 3150 Ha. sarebbe interessato con ben 856,7 Ha. Non può passare! Agricoltori, informatevi e avegliamoci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *