Pittori Mirandolesi – Walter Luppi

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Walter Luppi

Walter Luppi    Pittore Mirandolese

Nato a Mirandola    24/04/1914     deceduto 8/01/97

Autodidatta, amante del disegno e dei colori con i quali ha dato vita alle proprie opere profondamente intrise nell’amore per la natura e, in particolare, per la sua carissima Mirandola.

Ha lasciato innumerevoli “ Figure, fiori, nature morte e paesaggi, una gamma tematica certamente ricca, e quanta finezza di segno, quanto garbo espressivo, quanta grazia coloristica e quanta pregnanza di sentimenti ( così scriveva di lui il Prof.Gian Maria Tomaselli , pittore e critico d’arte).

“Mi piace ricordare Luppi miniaturista” dice Sergio Poletti, pittore e critico d’arte “per i suoi mercatini e gli altri scorci della città , piccoli capolavori caratterizzati dal movimento delle folle e dagli ambulanti del sabato , giorno di dominio delle bancarelle”.

Il dott. Wilmo Cappi ( medico, studioso, letterato, poeta e artista Mirandolese) così lo ricordava presentando una mostra alla chiesa del Sacramento nel maggio 1991 : “Nel quadro generale l’artista ci dà la misura della sua sensibilità e del suo senso di responsabilità di fronte all’oggetto, della sua attenzione di fronte alle cose da rappresentare o da intraprendere….un Luppi che si evolve pittoricamente, che fà ricerca in una Mirandola come appare oggi, nei confini della sua dimensione e del suo contesto culturale, città di pittori e di ricerca pittorica.”

Di sè diceva Walter: “quando la mente è sgombra dai comuni pensieri, quando una irrequietezza interiore sembra sospingerti, appartati; i colori sono li”. “Quando l’amore ti da dolcezza, serenità o tormento, allorchè nell’animo senti ciò che racconta l’alba o che sussurra un tramonto, corri ed intridi le tele e vedrai l’amalgama dei sentimenti che troveranno nel cuore il mezzo sublime per esprimerti………..Poi ? Poi si guarderà, si penserà, e forse si recepirà che un fiore, come una vita non si recide, si lascia  nella terra per la durata intera della stagione”

Luppi con i suoi seducenti scorci e le sue miniature di monumenti e chiese tratteggiati con colori accesi, lo si trova in moltissime case della città e ci riporta a una Mirandola quotidiana, vista e ricordata con amore e poesia.

Personaggio riconoscibilissimo tra i ricordi Mirandolesi in quanto ha sempre lavorato in ambito comunale all’ufficio di Stato Civile e militato nella omonima squadra calcistica  con il soprannome di “Papàcio”.

A cura di Mauro Loschi, amico di famiglia e per gentile concessione della figlia Grazia Luppi.

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