Omaggio a Vignola e alla “Ciliegia”

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Vignola: “La Ciliegia”

Vignola, posta sulla sponda sinistra del Panaro, ai piedi delle colline, fu centro abitato fin dai tempi antichissimi, per continuare poi con gli Etruschi, poi nel periodo roma­no, quindi nel momento delle invasioni barbariche.

Con la venuta dei longobardi, Vignola divenne importante, indi nel Medio Evo ebbe molto a subire causa le lotte fra Modena e Bologna.

Avvenne poi il trapasso dal Comune alla Signoria e Vignola passò agli Estensi, direttamente o indirettamente, fino al secolo XVIII.

Durante il risorgimen­to, Vignola ha scritto pagine di gloria. Non si può parlare di Vignola senza parlare di Lodovico Antonio Muratori, studioso di fama mondiale ivi nato nel 1672.

Non si può parlare di Vignola se non si parla della ciliegia, ovvero della “mora di Vignola”, il delizioso frutto zuccherino, rotondo, di colore rosso scuro, succoso, ineguagliabile. A difesa di questo frutto prelibato è sorto il Consorzio della Ciligia Tipica di Vignola che promuove e tutela l’immagine della ciliegia di Vignola sui mercati d’Italia e d’Europa, incentivando altresì la ricerca e la sperimentazione per l’introduzione di nuove varietà che garantiscono caratteristiche qualitative elevate e che risolvono i problemi legati al rinnovamento degli impianti.

Massima espressione del processo di rinnovamento è il “Progetto Ciliegio” attuato negli ultimi anni con l’obiettivo di impiantare 500 ettari di nuovi ceraseti utilizzando nuove varietà del frutto già speri­mentate in altri Paesi. Il nuovo mercato Agroalimentare è una realtà e la collabora­zione scientifica dell’Università di Bologna come pure il convegno scientifico al quale ha partecipato uno studioso della ricerca del Canada, dimostrano come a Vignola si pensi con intelligenza a tutelare un frutto che è l’orgoglio di Vignola. Uno spettacolo da non perdere è in primavera a Vignola quando i ciliegi sono in fiore: tutta la valle sembra ammantata da un velluto: una paradisiaca visione che ispira pittori, poeti e fotoamatori.

Per i buongustai vi sono poi le marmellate, le ciliegie sotto spirito, lo sciroppo e il liquore; per chi ha gambe buone c’è la camminata popolare “Da la zrèsa al làmbrosc”, per le celebrità c’è “La ciliegia d’Oro”, un trofeo per un personaggio della zona, emergente in campo nazionale ed internazionale.

Nel mese di giugno c’è anche la manifestazione: “Vignola: è tempo di ciliegie”, iniziative varie intese a far conoscere la ciliegia, le sue virtù, le sue proprietà salutari, il suo sapore. Ma c’è ancora chi non la conosce?

Riccardo Pellati

Tratto da “Al Rezdòr” 1993

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