Il Sindaco a proposito di….

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«SULLA QUESTIONE DEL QATAR E’ SBAGLIATO FOMENTARE PAURE»

Sulle dichiarazioni in merito al centro islamico di Mirandola, interviene il Sindaco, Maino Benatti.

«Se Antonio Platis ed Enrico Aimi hanno delle informazioni che Prefettura, Commissariato e servizi segreti non hanno, sono pregati di fornirle, altrimenti evitino di sollevare polveroni, moltiplicare paure e aizzare all’odio razziale.

Le vicende internazionali sono estremamente delicate e complicate: basti pensare che la “messa al bando” del Qatar convive col fatto che a Doha esiste la più grande base militare americana del Medio Oriente, centrale per le operazioni aeree contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria. Prima di parlare, dunque, occorrerebbe avere gli strumenti per capire e giudicare. Per questo invito Platis e Aimi ad essere obiettivi e a non semplificare la realtà. Altrimenti, secondo il loro ragionamento, si dovrebbero chiudere anche la squadra del Paris Saint-Germain e l’Empire State Building di New York, che godono di ampi finanziamenti dal fondo sovrano del Qatar.

Che piaccia o no a Platis e ad Aimi, viviamo in uno Stato di diritto e fino a quando polizia e magistratura non accertino irregolarità o situazioni illegali, noi garantiremo libertà di associazione e di culto, come prescritto dalla nostra Costituzione. Del resto, è quanto si sta facendo in tutta Europa. Nessuno, anche dopo gli attentati terroristici di Parigi, Londra, Manchester, Berlino, ha preteso di chiudere moschee in Francia, Inghilterra e Germania.

Continuare a confondere Islam e terrorismo, considerandoli due facce della stessa medaglia, è un grave errore politico e culturale. Per quanto mi riguarda, continuo a pensare che in una società multietnica e multireligiosa come le nostre sia necessario il dialogo e non lo scontro. Innalzare i muri e farsi dominare dalla paura non serve a nulla, anzi, è esattamente fare il gioco dei terroristi».

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