I Santi de “Al Barnardon” dal 23 al 29 Gennaio

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1 - San Ildefonso

23 Gennaio

San Ildefonso fu vescovo di Toledo nel VII secolo, discepolo di sant’Isidoro da Siviglia, monaco devoto e zelante arcivescovo di Toledo. Fu uno studioso ed uno scrittore ed autore di un trattato sulla verginità di Maria che gli diede grande fama. Si narra che un giorno gli apparisse santa Leucadia, famosa martire spagnola. Durante l’apparizione il vescovo afferrò la spada di una persona vicina e con essa tagliò un lembo del velo della santa. Quando la visione scomparve, gli restò nelle mani il pezzo di stoffa che da allora venne conservato a Toledo come una preziosa reliquia. Ildefonso morì nel 667, primo ed unico santo con questo nome.

2 - s. Babila

24 Gennaio

Babila fu vescovo e martire ad Antiochia nel III secolo. Della sua vita, oltre alla morte, si conosce un unico episodio. L’impero allora era retto da Filippo, che pare fosse cristiano, affiancato da Giordano detto il pio. In segno di fedeltà Giordano aveva affidato a Filippo il proprio giovane figlio, ma ad un certo momento, per motivi politici, Filippo fece uccidere il giovane. Durante la Pasqua del 244, Filippo giunse ad Antiochia ed entrò in chiesa dove s. Babila stava iniziando le cerimonie del sabato santo. Il vescovo si avvicinò all’imperatore rimproverandogli fermamente la propria colpa, quindi lo invitò ad andare nella parte della chiesa riservata ai peccatori in attesa della penitenza. Per un attimo i fedeli presenti temettero per la vita di s. Babila, ma Filippo chinò il capo e si avviò mesto ad accettare la penitenza. Pochi anni dopo il pagano Decio si prese l’impero con la violenza ed intraprese da subito una terribile persecuzione verso i cristiani. Nel 250 il vescovo che aveva osato umiliare un imperatore fu tra le prime vittime. Arrestato morì in prigione a causa dei maltrattamenti. Volle essere sepolto con le catene della prigionia. San Babila è il primo santo di cui si ricordi la traslazione delle reliquie. Un centinaio d’anni dopo la sua morte, il corpo venne portato a Dafni, ma poi l’imperatore Giuliano l’Apostata lo fece riportare ad Antiochia. Più tardi pare abbia trovato definitivo rifugio a Cremona.

3 - Beata Arcangela

25 Gennaio

Beata Arcangela, nata Giovanna Girlani a Trino Vercellese nella seconda metà del XV secolo, dimostrò fin da bambina devozione, umiltà, pazienza e gentilezza. Non stupì quindi la sua decisione, ancora in giovane età, di entrare nel monastero carmelitano di Parma. Si fece in breve ammirare e benvolere anche per il suo equilibrio e la saggezza pratica ben lontani dalle normali fisime femminili. Ben presto si decise di affidarle un nuovo monastero a Mantova. Fu per le consorelle più una madre che una superiora e, come una madre che dona tutta se stessa alla famiglia senza badare ai sacrifici, consumò in fretta le proprie energie e dopo soli tre anni morì nel 1495.

4 - Santa Paola

26 Gennaio

Santa Paola pare fosse una discendente degli Scipioni e dei Gracchi, sicuramente apparteneva ad una famiglia della nobiltà romana. Visse nel V secolo e quando il marito morì, lasciandola con 4 figlie ed un maschio, decise di dedicare la propria vita alla preghiera, alla meditazione ed alla carità. Supportata e consigliata da s. Girolamo, trasformò la propria domus in una piccola comunità formata da donne devote; in pratica fondò il primo monastero femminile, anche se senza una regola monastica. Lo stretto interessamento di s. Girolamo per questo gruppo di donne, diede adito a voci maligne, tanto che il santo decise di tornare in Palestina dove visse e lavorò in solitudine. Più tardi anche Paola con il gruppo di donne partì per il medio oriente e, dopo aver visitato vari luoghi cristiani, si stabilì a Betlemme dove fondò un ospizio per pellegrini, un cenobio per s. Girolamo e un monastero per le sue compagne. Visse a Betlemme per vent’anni in mezzo alle opere pie ed alle preghiere, ma anche alle tribolazioni: perse infatti tutte e quattro le figlie. Morì dopo una lunga malattia nel 404 e venne sepolta nei pressi della grotta della Natività.

5 - S. Vitaliano

27 Gennaio

Il grande merito di papa s. Vitaliano fu di riuscire a mediare tra la chiesa di Roma da una parte e l’impero bizantino dall’altra in un momento molto delicato per i rapporti tra le due istituzioni. Succeduto al soglio pontifico a papa Eugenio I nel 657, si adoperò con un certo grado di successo ad appianare le divergenze tra il papato e l’imperatore Costante II, spalleggiato dal patriarca Pietro, riguardanti l’eresia monotelita, condannata dai concili ma ancora tollerata, se non favorita, dalla corte imperiale. I buoni rapporti raggiunsero il massimo livello quando nel 663 Costante II venne a Roma dove fu accolto splendidamente. Un altro grande risultato della diplomazia di s. Vitaliano furono i nuovi rapporti stabiliti con l’Inghilterra. Fu lui infatti a mandarvi i monaci Teodoro e Adriano divenuti poi entrambi vescovi di Canterbury e pietre angolari del cattolicesimo inglese. S. Vitaliano morì nel 672 e fu sepolto in s. Pietro.

6 - S. Messalina

28 Gennaio

Santa Messalina nacque a Foligno verso il 236 e, ancora giovanissima, venne cristianamente formata dal vescovo della città s. Feliciano. Era poco più che adolescente quando Decio riprese le persecuzioni ed anche a Foligno ci furono molti arresti. Nonostante il pericolo, Messalina si prodigò nel portare conforto ai detenuti, fino a quando venne essa stessa arrestata e processata prima ancora dei compagni di sventura. Minacciata prima e torturata poi resistette ad ogni tentazione e la sua fede non vacillò mai, fino ad essere messa a morte per decapitazione. Nel 1599 il suo corpo venne ritrovato a Foligno e portato alla devozione dei fedeli. Quella reliquia operò diversi miracoli e pochi anni dopo papa Paolo V autorizzò ufficialmente il culto alla santa.

7 - S. Bacolo

29 Gennaio

Secondo l’antica tradizione s. Bacolo nacque dalla potente famiglia napoletana dei Brancaccio e rinunciò agli agi ed alla ricchezza per dedicarsi allo studio ed alla pietà. Fu giovane sacerdote e poi vescovo, prima di Sorrento e poi di Castellammare di Stabia, combattendo con tenacia contro gli ultimi scorci di paganesimo che nella zona era ancora ben radicato. Morì nel 660 e venne sepolto in una chiesa che era stata un tempio pagano e durante il trasporto della salma si manifestò il miracolo del profumo che i suoi resti sparsero lungo tutto il percorso perdurandovi a lungo

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