Fatima Miris – La scelta del nome

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Cartolina di Fregoli inviata all’amico Arturo Frassineti nella quale conferma la sua venuta a Bologna a settembre (Livorno, 3 marzo 1903).

Cartolina di Fregoli inviata all’amico Arturo Frassineti nella quale conferma la sua venuta a Bologna a settembre (Livorno, 3 marzo 1903).

Fregoli(1) suggerisce a Maria di presentarsi in pubblico con un nome diverso da quello di battesimo, un nome d’arte, com’è abitudine a quei tempi.

«Ti chiamerai Miris»(2) – dice Fregoli – «è un animaletto che cambia colore sette volte al giorno. Miris, inoltre, si compone della iniziale M seguita da iris, il fiore dai variati colori, il fiore giapponese in mezzo ai quali muore la bella ed innocente Iris della favola che il maestro Mascagni ha musicato». 

In quei frangenti anche il capitano Frassinesi è convinto che Maria debba adottare un nome diverso da quello di battesimo, un nome di ef­fetto che possa essere ricordato più facilmente dal pubblico, che tuttavia conservi le iniziali del nome di battesimo. La scelta cade su Fatma – lati­nizzato in Fatima – che richiama alla mente qualcosa di misterioso. Fati­ma, infatti, è la seconda figlia di Maometto, figura di donna con spirito battagliero, audace e volitivo, ma anche la moglie di un sultano. Fatima, per gli egiziani, è una figura di donna affascinante e misteriosa.

La mano di Fatima è tessuta nei tappeti orientali, scolpita sui mobili, cesellata sui vassoi, sulle tazze e sulle lampade; realizzata in filigrana d’oro o d’argento la mano di Fatima è un amuleto porta fortuna.

(1) Fregoli, il famosissimo trasformista romano, incontra Fatima Miris e la esorta ad esibirsi in pubblico, riconoscendole doti eccezionali.

(2)   Potrebbe far riferimento al Miris striatus (Linnaeus, 1758) della famiglia Heteroptera Geocorisa. Miridae; piccolo insetto della lunghezza di circa 10 mm prevalentemente notturno, si presenta sotto diverse sfumature di colore: le ali vanno dal giallo al rosso-arancio, le zampe marrone rossastro.

Tratto da : Fatima Miris – Vent’anni di trasformismo per le vie del mondo. Di Livio Marazzi – Edizioni “Al Barnardon”

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