Cavezzo – Cronologia – La storia di Cavezzo attraverso le date

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Cronologia

La storia di Cavezzo attraverso le date.

1056 – Archivio nonantolano, doc. n. 166, prima citazione di Roncaglia: “De castro quod dicitur Rungaliae”.

1140 – Archivio nonantolano, cart. n. 261, 1160 – Archivio nonantolano, cart. n. 301, 1174 – Archivio nonantolano, cart. n. 304 – Diverse citazioni: Cavezzali, Cavezoli, Cavezali de’ Capitaneis, Cavedizio, Cavedicium.

1183 – Istituzione del Comune Caxare nell’isola di S. Egidio in prossimità della località deno­minata Cavezali de’ Capitaneis (Tiraboschi).

1203 – Citazione del nome di Cavezzo: “In Caxario, in contrata que dicitur Isola de S. Egidio in Curte Runcalie: a mane Ecclesia S. Egidij, a meridie Jlumen Silvie, a sero idemflumen” (Tiraboschi). Prima notizia certa sull’oratorio di S. Egidio.

1212 – Suddivisione delle terre fra “i figli di Manfredo”; Cavezzo e Disvetro spettano alla fami­glia Del Fante, mentre la Motta agli Azzolini.

1213, 25 ottobre – Citazione del territorio comunale di Caxare in un documento firmato nel Monastero di San Pietro in Tomba.

1222 – Queste zone, come liberi comuni, passarono dalla tutela di Nonantola al Comune di Modena.

1295 – Prima prova documentaria della presenza degli Azzolini alla Motta. Gli Azzolini restaro­no alla Motta dalla prima metà del Duecento alla metà del Quattrocento, poi lentamente decad­dero o espatriarono.

1300 circa – Gli Azzolini ereggono un oratorio alla Motta, che nel 1510 viene elevato a parroc­chia

1322, 28 giugno – Prima notizia della Cappella di Santa Maria di Disvetro, soggetta alla Pieve di Roncaglia e inclusa nel 1352 nella parrocchia di Cavezzo (S.Egidio).

1329, 5 giugno – Grossa alluvione, rompe il Secchia, seguono anni di carestia.

1336 1538 – Nel corso di questi anni il territorio di Caxare fu ristretto alle Ville di Motta e Disvetro, mentre Cavezzo era amministrativamente separato.

1340, 3 maggio – Il Vescovo abate Quillelmo visita la chiesa di S. Egidio di Cavezzo.

1352 – L’oratorio di S. Egidio viene eretto a chiesa battesimale, con il primo parroco di nome Giacomo, rettore e figlio del marchese Crescio Molza. E’ soggetta alla pieve di Roncaglia e com­prende Motta e Disvetro.

1424 – Grossa rotta del Secchia: fu quella che presumibilmente rovinò per la prima volta la chie­sa e il borgo di Roncaglia.

1442 – Il 20 gennaio di quest’anno il Vicario generale dell’Abate di Nonantola Gian Galeazzo de’ Pepoli conferisce a Giovanni Capponi da Carpi, rettore della chiesa parrocchiale di Cavezzo, il beneficio e la chiesa di S. Maria in “Divedrò, villa Caxariarum; Curia Roncalearum”, assieme ad alcuni terreni (questa è la cessione degli ultimi possedimenti nonantolani nella zona).

1474 – Gruppi di contadini, “la compagnia degli arrabbiati”, spinti dalla fame percorrono tutta la zona in cerca di cibo.

1477 – Continua la carestia; contadini della Bassa cercano di entrare a Modena.

1477 1512 – Distruzione della Corte di Roncaglia.

1493 – Rotta del Secchia.

1500-1797 – Famiglia degli Este.

1501 – Truppe francesi al comando di Uberto Rossetto e alleate del Duca estense si aggirano per il contado; gruppi di contadini esasperati attaccano queste truppe nei pressi di Sorbara.

1501, 5 giugno – Terremoto con epicentro Sassuolo.

1503-1504 – Durissimo inverno in cui gelò il vino nelle botti.

1504 – Peste.

1510-1527 – Dominio della Chiesa su Modena.

1510 – S’incominciò in questo anno l’allevamento dei bachi da seta.

1510 – Il parroco aveva l’obbligo di tenere un registro delle nascite, che successivamente dove­va comunicare al Salinaro (colui che riscuoteva la tassa sul sale); in questo anno a Cavezzo erano registrate 53 famiglie con 371 persone, a Casare 52 famiglie con 492 persone.

1510 – Viene elevato al grado di parrocchia l’oratorio della Motta passando la sede dell’oratorio di S. Maria, ora S. Anna, a quello di S. Giovanni Battista, che era già un semplice oratorio.

1511 – Gela il Po; i Veneziani ne approfittano per passarlo e porre assedio a Mirandola. Le cam­pagne da Bastiglia a Mirandola sono continuamente devastate dal passaggio di truppe: i Francesi di Gian Giacomo Trivulzio, gli Spagnoli, ecc.

1512 – Cessa in questo anno la dipendenza della Chiesa di S.Egidio da quella di Roncaglia; viene assoggettata alla Pieve di San Pietro in Elda (fino al 1641).

1517, 24 luglio – Bordiga Trombetta informa da Cavezzo i conservatori di Modena di furti avve­nuti e di come abbia dato ordine al Massaro di tenere 25 uomini continuamente in armi.

1521 – Mirandola è francese, gli Spagnoli, circa 10.000 uomini comandati dal capitano Ramazotto, saccheggiano le Ville intorno mentre pongono l’assedio.

1522 – agosto – Passano i Lanzichenecchi del marchese di Mantova. Scopo delle devastazioni attuate dalle truppe di passaggio era anche quello di evitare che giungessero alle città assedia­te (Modena o Mirandola) approvvigionamenti esterni.

1523 – ottobre – Cavezzo deve inviare tre uomini alla difesa di Modena, Casare otto.

1525 – Il 25 aprile gli Spagnoli accampati a Cavezzo “con donne famigli e cani” si spostano a Mirandola, dove vengono però cacciati dai Pico e rimandati a Cavezzo.

1525 – Altri Spagnoli di stanza nelle Ville di Sotto. Al comando del marchese di Mantova Carlo Nuvolone, alle truppe i feudatari negavano alloggio e cosi dovettero essere le terre non infeu­date a sopportare nuovamente gli acquartieramenti.

Settembre – Rompe il Panaro a Cadecoppi, tutti gli uomini delle Ville di Sotto sono chiamati a rinforzare gli argini.

1527 – Ritornano gli Este e si ha la definitiva fine della Curtis fiscale di Roncaglio; il suo terri­torio viene diviso in masserie e comuni autonomi.

1542 – Grande rotta del Panaro a Camposanto, compromessa la navigazione sul Naviglio.

1554, 5 giugno – Una tempesta di grandine nelle Ville di Cavezzo e Casare (Motta e Disvetro) arreca gravi danni, tanto che l’amministrazione di Modena decide di sospendere per un anno quei cittadini da aggravi fiscali.

1583 – Un avviso portato in Modena parla della banda di banditi denominata Farinelli, che si nasconde nel bosco della Saliceta.

La gente continua a scappare dalla campagna cercando rifugio in città.

1585 – Nome definitivo: Cavezzo.

1598 – Il Duca d’Este perde definitivamente Ferrara ed elegge Modena sua capitale.

1614, settembre – Una grida emessa dal Governo ducale proibisce ai contadini di andare a vivere in città.

Quando il fiume Secchia rompeva alla coronella sull’argine del Moro alla Motta, solitamente interveniva Mirandola in aiuto.

1624, 29 luglio – La Villa di Disvetro viene elevata a parrocchia.

1630 – Peste, portata dai Lanzichenecchi. Un esercito di 3.000 fanti e 1.000 cavalieri al coman­do di Rambaldo di Collalto si era stabilito, dopo l’assedio di Mantova, nei territori del Ducato della Mirandola.

Grave calo demografico, abbandono delle campagne, massima mortalità nei mesi estivi, deva­stazione portata dai soldati.

1641 – La chiesa battesimale di S. Egidio viene elevata a Chiesa Pievana, cioè madre delle chie­se parrocchiali della Motta e di Disvetro.

1671, 7 novembre – Stefano fu Andrea Bergamini di Cavezzo prende in appalto il salnitro per Carpi e le Ville del Basso.

1683 – Condannati alla galera a vita e banditi dallo Stato Estense: 1 a Cavezzo e 10 a Casare.

1685 – Un decreto di ordine sovrano pubblicato nel gennaio di quell’anno stabiliva le regole a cui tutti gli uomini dai 15 ai 60 anni si dovevano attenere obbligatoriamente per gli allarmi di rotta. Al grido “All’acqua!” o al suono delle campane a martello essi dovevano correre armati di badile all’argine posto in prossimità della loro Villa.

1687 – Mappa disegnata da Boccabadati.

Giovanni Bavuta massaro di Cavezzo e Giovanni Mazzi di Casare.

1697 – La fiera di Bruino (di Medolla e Camurana), che si teneva il 13 dicembre, viene spostata alla prima domenica di agosto.

1700 – Inizio della guerra di successione spagnola: Franco-Spagnoli contro Austriaci. Francesi comandati dal maresciallo Vendóme pongono l’assedio a Mirandola presidiata dagli Austriaci. Prima di desistere dall’assedio i Francesi rompono gli argini del Secchia in fondo alla via di Sotto, a Motta di Cavezzo, così il ducato resterà completamente allagato e per dieci anni quella falla resterà aperta creando un nuovo alveo del fiume.

1701, marzo – Mirandola cede ed è occupata dai Francesi e dagli Spagnoli.

1704, 15 gennaio – Incursione tedesca nelle Ville della Bassa tra cui Cavezzo; Imperiali diretti a Bastiglia e Bomporto.

Mirandola ancora in mano austriaca, i Francesi l’assediano.

Rompe continuamente l’argine del Moro posto a valle dell’argine Bozzala.

1704-1705 – Continua l’assedio di Mirandola, l’esercito franco-spagnolo, assediante, grava sulle popolazioni della Bassa.

1705, 13 maggio – Mirandola si arrende.

1706 – Estensione per biolche delle Ville: Cavezzo 563, Casare 1021.

1707 –  I Francesi sono asserragliati a Mirandola, gli Imperiali difendono la Bassa verso Modena, esiste un presidio a Cavezzo.

Gli uomini delle Ville erano reclutati dai Tedeschi per presidiare i confini del mirandolese, così si dovettero chiedere aiuti a Modena per potere continuare i lavori di arginatura.

A San Martino Secchia, in luogo detto la Croce, da sempre esisteva un Passatore.

1707 – I Tedeschi entrano a Mirandola; il Ducato, insieme al Marchesato di Concordia viene venduto al Duca di Modena Rinaldo I d’Este.

1708 – Rompe di nuovo l’argine del Moro; più di 500 uomini sono chiamati a ripararlo.

1719, 22 dicembre – E’ nominato il mercato di Cavezzo in una notificazione.

1735 – Nuovo assedio di Mirandola presieduta dagli Austriaci. Da maggio a luglio l’armata del generale spagnolo Montemar assedia Mirandola. Reparti di fanteria spagnola, alleati con i Franco-Sardi, vengono acquartierati nelle Ville.

1743, 8 febbraio – Battaglia di Camposanto; 13.000 Spagnoli provenienti dal bolognese passano il Panaro a Camposanto ove 11.000 Austro-Sardi erano in attesa.

1748, 30 aprile – Pace di Aquisgrana.

In questi anni venivano conciate molte pelli a Cavezzo; da una lista delle pelli conciate nelle Ville, Cavezzo è al secondo posto dopo Nonantola assieme a Ravarino e Bomporto.

1753 – Soldati ducali di stanza a Cavezzo.

1760, 17 marzo – A rogito del notaio Antonio Pistoni viene istituito un assegno annuo a benefi­cio dell’Istituto Pio delle scuole locali della Villa di Cavezzo.

1764 – Grave carestia, dopo la quale viene istituito nel Ducato un Magistrato del Commercio e dell’Agricoltura per disciplinare i contratti agrari.

1778 – Esisteva una farmacia a Cavezzo.

1786-1790 – Realizzazione per la pianura del catasto Ricci.

1796, giugno-ottobre -I Francesi a Mirandola e Modena.

1805, 8 giugno – Due comuni: Cavezzo e Medolla, Motta e Disvetro.

1815 – Aggregazione al Comune di Mirandola.

1859, 4 dicembre – Costituzione definitiva del Comune di Cavezzo (4567 ab.): Comune di Cavezzo, Provincia di Modena, Emandamento di Mirandola

Tratto da: Per una storia di Cavezzo

Comune di Cavezzo

Fondazione culturale “Gino Malavasi” – Cavezzo

Anno – 2002

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