Antichi palazzi – Casa Tedeschi – Mirandola

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Casa Tedeschi

secc. XV-XVI – Mirandola, via Pico.

Dietro una facciata della vecchia strada maestra di Mirandola, si nasconde un cortile significativo per la ricostruzione della cultu­ra mirandolese nel Rinascimento.

Lo spazio è delimitato da due facciate poste ad angolo: quella principale, parallela alla strada, è aperta da tre ordini di logge, ora tamponate al piano terreno. L’altro corpo più basso possiede solo due ordini. Gli archi sono sostenuti da colonne in muratura con capitelli dorici. Di bellissimo effetto è inoltre la spazialità all’interno dei loggiati, da rife­rirsi al primo periodo rinascimentale.

Sono sorprendenti le affinità di questo corti­le con quello già esistente in un palazzetto di piazza Garibaldi a Carpi, purtroppo distrut­to ma di cui resta una raffigurazione (ripro­dotta in M. Cassali, 1973, p. 329). Si tratta delle stesse teorie di archi su colonnette, ugualmente poste in due facciate angolari, come d’altronde anche nella casa già Filiberti sempre a Carpi in corso Fanti. Felice Ce­retti tramanda la storia di questo palazzo: appartenne all’antica famiglia Tedeschi che secondo la tradizione vi ospitò San Carlo Borromeo. Eredi furono i nobili Volpi nel Settecento, il cui ultimo rappresentante lo cedette all’ingegnere Luigi Fanti. Infine gli eredi la vendettero al «vetturale» Francesco Panzani.

Maria Pace Marzocchi

Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese

A cura della Cassa di Risparmio di Mirandola

Anno: 1989

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